Rsa, la Fiom esclusa dal voto all’Automotive

La Fiom-Cgil non potrà partecipare alle prossime elezioni dei
delegati dei lavoratori in Automotive Lighting a Tolmezzo. A comunicarlo la Fim
e la Uilm  della provincia di Udine per mezzo della commissione elettorale dello
stabilimento di Tolmezzo che, come noto, fa parte del gruppo
Fiat.
I sindacati firmatari hanno sostanzialmente motivato
l’esclusione della Fiom riferendosi al fatto che il testo unico sulla
rappresentanza sindacale, firmato l’anno scorso da Cgil, Cisl, Uil e
Confindustria, non può regolare il voto all’interno di aziende che a quel testo
non possono fare riferimento in quanto, ed è il caso della Fiat, non aderenti a
Confindustria. «Questa elezione – spiegano i sindacati firmatari nel messaggio
inviato alla Fiom – è riservata alle organizzazioni che hanno sottoscritto il
contratto specifico Fiat del 29 dicembre 2010». Nella nota i firmatari
specificano di «aver rinunciato alla facoltà di nominare le proprie rsa ai sensi
dell’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori, ricorrendo al meccanismo di
consultazione definito dall’accordo raggiunto tra Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf
il 13 dicembre 2011, accordo allegato al contratto Fiat stesso, ma non
sottoscritto dalla Fiom».
Un atteggiamento, quello dei sindacati sottoscrittori
dei patti separati con l’azienda, che però è stato sconfessato dalla sentenza
della Corte Costituzionale del luglio del 2013, sentenza che ha cancellato
l’articolo 19 dello Statuto, norma che consentiva alle sole organizzazioni
firmatarie di contratto di poter rappresentare i lavoratori nel confronto con le
aziende.
«L’esclusione della Fiom – sostiene il segretario
regionale dei metalmeccanici Cgil Gianpaolo Roccasalva – non fa altro che
indebolire i lavoratori e la loro rappresentanza, dimostrando ancora una volta
la scarsa autonomia che queste organizzazioni sindacali hanno nei confronti
della Fiat.  E’ la prova evidente che Fim e Uilm hanno una paura tremenda di
misurarsi con la Fiom in elezioni libere, dove i lavoratori possano scegliersi i
loro rappresentanti. In questi anni di esclusione l’azienda ha spadroneggiato in
ogni dove, modificando turnistiche, applicando lo straordinario obbligatorio ed
altro. I lavoratori avrebbero bisogno di una vera
rappresentanza».
La Fiom, comunque non demorde ed organizzerà lo stesso la
consultazione. «Se tre anni fa i delegati della Fiom, riconosciuti dalla
sentenza della Corte Costituzionale sono stati eletti in un camper parcheggiato
fuori l’azienda – dichiara ancora Roccasalva – questa volta le elezioni le
faremo lo stesso e avranno luogo all’interno della fabbrica. Pronti, se servirà,
a ricorrere di nuovo alla Consulta».
Fiom Cgil Fvg