Sanità, il problema è di personale

Chiedere le dimissioni dell’assessore Telesca per la disgrazia di Cividale costituisce, con ogni evidenza, un atto di sciacallaggio politico, tanto più quando si ha a che fare con la morte di una persona e con il dolore di una famiglia, alla quale va la solidarietà della Cgil.
Con l’assessore abbiamo avuto un rapporto positivo, con i fisiologici momenti di dissenso, ma le riconosciamo il coraggio di una riforma certamente perfettibile, ma per noi valida nei suoi principi ispiratori. Comunque la si pensi sulla riforma sanitaria, in ogni caso, non è corretto attribuire ai suoi effetti una tragedia come quella di Cividale. Certo, l’attuazione della riforma va attentamente presidiata e la sua applicazione accelerata, vanno attesi gli esiti dell’indagine, ed è giusto che l’assessore riferisca in Consiglio.
Ciò che emerge tuttavia in maniera chiara è il problema che da tanto tempo la Cgil ha evidenziato: la carenza di personale. Chiediamo perciò alla Giunta e all’Assessore alla Sanità una rapida correzione di rotta sul personale togliendo i limiti imposti alle Aziende sulle assunzioni, in modo da cambiare subito questa situazione e da riempire i gravi vuoti di organico. Anche i direttori generali delle aziende vanno richiamati alle loro responsabilità nell’ organizzare i turni di lavoro in ambito sanitario in modo da consentire a professionisti e operatori di lavorare in sicurezza. Se i presupposti non sono tali, i direttori devono operare le scelte opportune. Continuare così è impossibile: il personale è sotto stress per richiami in servizio e ore straordinarie impossibili da recuperare, e tutto questo già da diverso tempo.
Il sindacato deve essere ascoltato e si deve porre rimedio allaquestione. La Cgil ha già chiesto più volte al tavolo di confronto con l’assessore ditogliere, almeno per il personale sanitario e di supporto, il vincolo di spesa introdotto nelle linee di gestione per il 2015. E’ urgente anche diminuire la pressione sulle strutture sanitarie, “rivoluzionando” il modo di operare dei medici di medicina generale, aprendogli ambulatori più ore al giorno e più giorni alla settimana. Questa è una questione decisiva e va accelerata.
Questi, per la Cgil, sono i veri nodi: non certo le dimissioni dell’assessore.
Orietta Olivo, segretario generale Cgil Fvg