Legalità, con Confindustria Udine possibili strategie condivise
Nella conferenza stampa di metà anno di Confindustria Udine abbiamo trovato spunti interessanti e giudizi che non condividiamo. Tra questi ultimi quello espresso dal presidente Tonon sull’impianto complessivo del jobs act, anche se con molta prudenza riguardo al suo impatto sull’occupazione.
Noi pensiamo che un aumento dell’occupazione sia sempre positivo, anche se per ora si è trattato di trasformazioni di rapporti di lavoro da tempo determinato in indeterminato per conseguire gli sgravi fiscali. Resta però il giudizio negativo sulla legge, sulla quale una verifica sarà possibile solo quando, tra tre anni, la riforma andrà a regime. Invitiamo pertanto Confindustria Udine ad intraprendere un’iniziativa coraggiosa che valorizzi accordi aziendali già sottoscritti anche in Fvg. Accordi che puntano a recuperare, nella contrattazione di secondo livello, i principi dell’art. 18 come trattamento migliorativo rispetto alla nuova legge: un’ operazione, a costo zero, che potrebbe dare maggiore tranquillità ai lavoratori in un quadro di relazioni sindacali avanzate.
Quanto alla Fornero, Confindustria si accorge in ritardo degli effetti deleteri di un aumento così drastico dell’età pensionabile, insostenibile dal punto di vista lavorativo e anche per i suoi effetti sull’occupazione giovanile. In attesa di una “controriforma” assolutamente indispensabile, l’impatto della Fornero sull’organizzazione e dei costi del lavoro in azienda non si può risolvere con il demansionamento. Le mansioni possono essere adattate alle esigenze di trasformazione tecnologica dell’impresa, ma a parità di salario e con percorsi formativi concordati: altro tema per gli integrativi aziendali. Sempre su questo versante, si tratta di trasformare l’inutile e vessatorio controllo a distanza sulle persone in quello sui macchinari, che garantirebbe controlli oggettivi sulla produttività, sull’efficienza dei macchinari stessi e maggiore sicurezza sul lavoro.
A livello regionale condividiamo il giudizio positivo sul Rilancimpresa. Serve però un ulteriore passo, quella legge quadro per la Formazione che la Giunta promette da almeno un anno. Bene infine l’attenzione posta da Tonon alla difesa dell’autonomia regionale, in una visione di coesione territoriale che la sottragga alla logica dei campanili, e positivo che il tema della legalità sia al centro dell’attenzione di Confindustria Udine: auspichiamo che questo possa essere il preludio a strategie condivise con il sindacato non soltanto a Udine, ma anche con la Confindustria Fvg e le altre territoriali.
Alessandro Forabosco, segretario Cgil Udine
Franco Belci, segretario regionale Cgil