Case di riposo, no alle privatizzazioni
Un «monitoraggio» sulle case di riposo, con l’obiettivo di vigilare sulla loro possibile privatizzazione da infilare in assestamento di bilancio. Lo annuncia Orietta Olivo, responsabile welfare della Cgil regionale, citando un caso a Pordenone, ovvero il progetto di trasformare l’Asp Umberto I in fondazione. «In quell’occasione a fine giugno – dice la Olivo – si è tentato il blitz in Consiglio regionale, mentre si votava la legge di finanza locale, per emendare la legge regionale 19/2003 e aprire la strada al disimpegno del pubblico nella gestione dell’assistenza». Poi non se n’è fatto nulla, ma Olivo teme che qualcuno ci possa riprovare nella tre giorni dedicata alla manovra estiva. «Gli assessori Telesca e Panontin ci hanno rassicurato – spiega la segretaria regionale -, ma terremo l’attenzione alta sul Consiglio. E saremo pure presenti ai lavori. Siamo infatti convinti che non si possa fare a meno di un controllo pubblico nell’erogazione di servizi alla collettività».