Nidi, insensato il termine del 7 settembre per i contributi 2015-16
Condivisibile il fine, quelli di rafforzare il sostegno economico alle famiglie anticipando le erogazioni, sbagliati i mezzi. Questo il giudizio della Cgil sul nuovo regolamento dei contributi asili nido: sotto accusa un punto in particolare, e cioè la scadenza ravvicinatissima del 7 settembre fissata per la presentazione delle domande corredate di Isee. Chi arriverà più tardi, recita il regolamento, non avrà la certezza di pagare una retta ridotta, anche se in possesso dei requisiti per ottenere l’abbattimento. Abbattimento che sarà graduato a seconda dell’Isee (previste 4 fasce, con tetto massimo 30.000 euro) e della tipologia di servizio ricevuto (nido, spazio gioco, tempo pieno, tempo parziale, ecc.).
«Fatichiamo a comprendere – denuncia Orietta Olivo, responsabile welfare della segreteria regionale – le ragioni di questa scelta, che porta tra l’altro al paradosso che la scandenza per i contributi 2015-2016 preceda di quasi tre mesi quella fissata per i contributi 2014-2015, erogati a consuntivo e sulla base del vecchio regolamento, con domanda fino al 30 novembre. Tanto più – aggiunge Olivo – che la scadenza del 7 settembre non è citata con chiarezza nelle disposizioni transitorie del nuovo regolamento e che solo dal 26 agosto la Regione ha pubblicizzato in modo adeguato il termine sul proprio sito».
Molte famiglie, in sostanza, rischiano di non avere i tempi tecnici per l’elaborazione dell’Isee: non solo perché va fissato un appuntamento con un Caf, dove le liste d’attesa si aggirano attorno alle due settimane, ma anche perché per l’elaborazione sono necessari documenti difficili da acquisire in tempi così ristretti (si pensi solo alla certificazione sulla giacenza media dei depositi bancari). «Ancora una volta – commenta Olivo – la Regione ha operato senza tenere conto delle difficoltà oggettive di chi deve presentare una domanda o gestire una pratica Isee. Fatto tanto più grave alla luce dell’emergenza Isee della passata primavera e se si considera che in questo caso le scadenze sono nella piena disponibilità dell’amministrazione regionale, non dipendendo da norme nazionali».
Le perplessità sono legate anche al fatto che l’abbattimento delle rette non partirà comunque con l’inizio del nuovo scolastico. L’applicazione dei contributi, che verranno erogati in forma di sconto direttamente dagli asili, partirà più tardi, perché solo dall’anno scolastico 2016-17 il sistema entrerà a regime, con il termine per le domande anticipato al 31 maggio. A maggior ragione, quindi, la Cgil non comprende le ragioni di una scadenza così ravvicinata: «Meglio sarebbe stato – conclude Olivo – posticipare ai primi mesi del 2016 le erogazioni, gestendo diversamente la fase transitoria. La Regione, invece, ha operato con una logica da click day, con il rischio di tenere fuori centinaia di famiglie in condizioni di bisogno. Chiediamo pertanto di modificare il regolamento stabilendo che, ai fini delle graduatorie, non si tenga conto del termine del 7 settembre ma di una scadenza posticipata, che consenta a tutti gli aventi diritto di presentare l’Isee in tempo utile».