Pordenone, vertice in Prefettura contro i tagli a Caf e patronati
Prima un volantinaggio davanti alla sede dell’Inps, a partire dalle 8.30, poi un vertice in Prefettura, cui sono stati invitati anche i sindaci dei comuni capofila degli ambiti socio-sanitari. Si intensifica, a Pordenone, la mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil contro i tagli ai Caf e ai patronati, previsti dalla legge di stabilità. Con il doppio appuntamento di stamane, in concomitanza con il presidio che si tiene sempre stamane a Roma, davanti alla Camera dei Deputati, i sindacati provinciali intendono sensibilizzare nuovamente le istituzioni e l’opinione pubblica sulle ripercussioni dei tagli previsti dalla legge di stabilità 2016. Tagli che ammontano a 25 milioni per i Caf, dopo i 38 già tolti quest’anno, e a 100 milioni a regime per i Caf.
L’effetto non sarà soltanto una pesante diminuzione dei servizi garantiti da Caf e patronati, molti dei quali in forma del tutto gratuita per gli utenti, ma anche in un aggravio della spesa pubblica, visto e considerato che per ogni euro riconosciuto al sistema dei patronati e dei Caf lo Stato risparmia 68 centesimi in termini di minori servizi a carico della pubblica amministrazione. Se la misura fosse confermata come nell’attuale stesura della legge di stabilità, c’è il rischio di forti ripèercussioni sul bilancio, sul personale e quindi sui servizi di una rete che, nella sola provincia di Pordenone, eroga annualmente 114mila 730, 23mila dichiarazioni Isee, 20mila pratiche Red, con quasi 90mila accessi e 45mila pratiche per i soli patronati.
L’effetto non sarà soltanto una pesante diminuzione dei servizi garantiti da Caf e patronati, molti dei quali in forma del tutto gratuita per gli utenti, ma anche in un aggravio della spesa pubblica, visto e considerato che per ogni euro riconosciuto al sistema dei patronati e dei Caf lo Stato risparmia 68 centesimi in termini di minori servizi a carico della pubblica amministrazione. Se la misura fosse confermata come nell’attuale stesura della legge di stabilità, c’è il rischio di forti ripèercussioni sul bilancio, sul personale e quindi sui servizi di una rete che, nella sola provincia di Pordenone, eroga annualmente 114mila 730, 23mila dichiarazioni Isee, 20mila pratiche Red, con quasi 90mila accessi e 45mila pratiche per i soli patronati.