Lavoro avanti adagio
L’occupazione cresce, ma di poco. E’ quanto dicono i dati Istat sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia, che hanno registrato, nel secondo trimestre di quest’anno, un incremento minimo degli occupati sia in termini congiunturali, cioè rispetto ai primi tre mesi dell’anno (+800 posti), sia nel confronto tendenziale con il 2° trimestre 2015 (+300 posti). Il numero di occupati si attesta ancora quota 500mila, per l’esattezza 497.500, con un rallentamento della tendenza positiva in atto a partire dalla seconda metà del 2015. Il recupero riguarda soltanto l’occupazione femminile, che vede un incremento di quasi 8mila posti rispetto al trimestre precedente, legato al buon andamento del terziario. In calo invece gli occupati maschi (-1.700) posti, che scontano l’andamento più incerto del manifatturiero.
Nonostante il live segno più dei posti di lavoro, risulta in aumento la disoccupazione, che risale all’8,2% , contro il 7,1% del primo trimestre. Dietro a questo balzo, però, anche un fenomeno “virtuoso” come l’aumento delle persone alla ricerca di un impiego. Le forze di lavoro attive, infatti, sono cresciute di 7.500 unità rispetto ai primi 3 mesi dell’anno, e l’aumento del numero delle persone alla ricerca di un impiego, in particolare tra le donne, ha automaticamente determinato un aumento del tasso di disoccupati. Tasso che tra le femmine torna in doppia cifra (10,3%), nonostante il recupero occupazionale rilevato dall’Istat.
Nonostante il live segno più dei posti di lavoro, risulta in aumento la disoccupazione, che risale all’8,2% , contro il 7,1% del primo trimestre. Dietro a questo balzo, però, anche un fenomeno “virtuoso” come l’aumento delle persone alla ricerca di un impiego. Le forze di lavoro attive, infatti, sono cresciute di 7.500 unità rispetto ai primi 3 mesi dell’anno, e l’aumento del numero delle persone alla ricerca di un impiego, in particolare tra le donne, ha automaticamente determinato un aumento del tasso di disoccupati. Tasso che tra le femmine torna in doppia cifra (10,3%), nonostante il recupero occupazionale rilevato dall’Istat.
LAVORO, I DATI ISTAT 2007-2016 (aggiornamento 2. trimestre 2016)