Talea in liquidazione. La Cgil: “Illogico il ricorso all’interinale”

Non sono più dipendenti di Talea i lavoratori interinali, diverse centinaia, al servizio in Regione e nel servizio sanitario del Fvg. L’agenzia interinale con cui l’amministrazione regionale aveva sottoscritto il contratto di somministrazione, dopo aver sospeso da molti mesi i pagamenti ai dipendenti a causa delle sue pendenze con Equitalia, ha infatti avviato la procedura di liquidazione volontaria. La Regione, già subentrata all’agenzia nel pagamento degli stipendi dei lavoratori interessati, avrebbe da parte sua già sottoscritto l’appalto con una nuova agenzia di somministrazione.
A darne notizia Mafalda Ferletti, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil Fvg, non senza criticare il ricorso al contratto di somministrazione come procedura di assunzione temporanea legata a specifici progetti delle amministrazioni coinvolte: «Il caso Talea è una dimostrazione emblematica dei danni legati al ricorso a contratti atipici e precari. Non soltanto nei confronti dei lavoratori coinvolti, costretti a subire ingenti ritardi nell’erogazione degli stipendi, ma anche del committente, con l’aggravante che nel caso in questione si tratta di un’amministrazione pubblica. Evidente infatti il danno erariale per le casse regionali, costrette a un esborso più che doppio: prima le fatture saldate a Talea, comprensive del ricarico dell’agenzia, poi lo stipendio pagato in surroga, come giustamente impone la legge ai committenti. Da qui la necessità di una riflessione seria e responsabile sul ricorso al lavoro interinale come stumento per far fronte a esigenze temporanee delle amministrazioni».
A ribadire il concetto anche il segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta: «In un contesto generale che vede livelli crescenti di utilizzo e di abuso di contratti precari, si pensi in particolare ai voucher, le amministrazioni pubbliche per prime dovrebbero fornire esempi di segno opposto – dichiara – dando coerente applicazione a quegli obiettivi di stabilizzazione del lavoro e di lotta al precariato dichiarati a parole ma troppo spesso disattesi nei fatti. Invitiamo pertanto la Regione a definire percorsi di assunzione condivisi con il sindacato e a individuare nel contratto a termine lo stumento da utilizzare per far fronte a esigenze di lavoro temporaneo, legate non soltanto a sostituzioni, ma anche a specifici progetti delle amministrazioni interessate».