Fvg, frena la risalita del mercato del lavoro
Non cresce l’occupazione in Friuli Venezia Giulia nel 1° trimestre 2017. Ad attestarlo i dati diffusi oggi dall’Istat, che registrano anzi una contrazione degli occupati, tra gennaio e marzo, rispetto all’ultimo trimestre del 2016. Più nel dettaglio, il numero di lavoratori scende nuovamente al di sotto di quota 500mila, per l’esattezza a 499mila, con un calo di quasi 3.500 occupati tra gli uomini, parzialmente compensato da un incremento (+1.000 unità) dell’occupazione femminile.
Di positivo c’è un incremento tendenziale di 2.300 occupati rispetto al dato del 1° trimestre 2016 e, appunto, l’andamento del lavoro femminile, che fa anche segnare una riduzione delle disoccupate, 2mila in meno rispetto al 4° trimestre 2016. Altro dato positivo il calo della disoccupazione al 6,9%, contro un tasso medio del 7,5% registrato lo scorso anno. La riduzione complessiva dei disoccupati, però, non è effetto di un incremento dei posti di lavoro, bensì di una forte contrazione dei cosiddetti “attivi”, oltre 6mila in meno rispetto al dato del 4° trimestre: ciò corrisponde, in sostanza, a una contrazione delle persone in cerca di lavoro. Solo per quanto riguarda le donne il calo della disoccupazione è effetto di un andamento più virtuoso del mercato del lavoro: le oltre 220mila occupate del 1° trimestre, infatti, sono uno dei valori più alti mai raggiunti dal lavoro femminile in regione. Da qui, anche, la discesa del tasso di disoccupazione, calato all’8,6%, dopo il picco del 10,3% toccato nel 2° trimestre dello scorso anno.
Di positivo c’è un incremento tendenziale di 2.300 occupati rispetto al dato del 1° trimestre 2016 e, appunto, l’andamento del lavoro femminile, che fa anche segnare una riduzione delle disoccupate, 2mila in meno rispetto al 4° trimestre 2016. Altro dato positivo il calo della disoccupazione al 6,9%, contro un tasso medio del 7,5% registrato lo scorso anno. La riduzione complessiva dei disoccupati, però, non è effetto di un incremento dei posti di lavoro, bensì di una forte contrazione dei cosiddetti “attivi”, oltre 6mila in meno rispetto al dato del 4° trimestre: ciò corrisponde, in sostanza, a una contrazione delle persone in cerca di lavoro. Solo per quanto riguarda le donne il calo della disoccupazione è effetto di un andamento più virtuoso del mercato del lavoro: le oltre 220mila occupate del 1° trimestre, infatti, sono uno dei valori più alti mai raggiunti dal lavoro femminile in regione. Da qui, anche, la discesa del tasso di disoccupazione, calato all’8,6%, dopo il picco del 10,3% toccato nel 2° trimestre dello scorso anno.