L’Orchestra sinfonica può puntare al sostegno del ministero
Da troppo tempo i musicisti dell’orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia vivono senza certezze sul futuro. Sembra pertanto arrivato il momento di consolidare questa importante realtà musicale, portandola al rango di Istituzione concertistico orchestrale, affinché possa attingere ai contributi del Fondo unico per lo spettacolo. Sommando tale sostegno a quanto già stanzia la Regione, si potrebbe favorire una soluzione positiva per una vicenda che si trascina da troppi anni, arrivando finalmente a dotare il Friuli Venezia Giulia di una realtà stabile per la musica sinfonica.
Attualmente in Italia operano 13 istituzioni concertistico orchestrali, di cui una in Veneto. Lo stanziamento statale per queste realtà, legato alla capacità di elaborare un’adeguata programmazione triennale, va da un minimo di oltre 600mila euro erogati per il 2018 all’orchestra sinfonica metropolitana di Bari, fino ai 2 milioni riconosciuti all’orchestra regionale della Toscana. Questo nuovo status, con i relativi finanziamenti, consentirebbe al Fvg di migliorare la sua offerta musicale sia dal punto di vista quantitativo, sia da quello qualitativo, senza gravare esclusivamente sulla casse regionali, che devono già sostenere altre importanti realtà del panorama culturale quali il Verdi, il Rossetti e il Teatro Sloveno, e garantirebbe finalmente ai musicisti una maggior tranquillità, con la certezza di un’attività programmata su un arco temporale più lungo.
In questo modo, inoltre, l’orchestra potrebbe ampliare la propria attività, contribuendo a una migliore distribuzione dell’offerta di eventi musicali e culturali sul territorio, storicamente molto forte nel capoluogo, ma più debole nel resto della regione. Una situazione, questa, rispecchiata dall’attuale distribuzione dei finanziamenti da parte del ministero dei Beni e della Attività culturali. Le realtà con sede in regione e finanziamenti superiori ai 100 mila euro sono il Teatro Rossetti con poco più 1,3 milioni, il Teatro Sloveno con 348mila euro, la Contrada con 317mila euro, gli Artisti Associati di Gorizia con 266mila euro, il Css di Udine con 470mila euro, il circuito regionale, che incassa 478 mila euro, oltre naturalmente al Teatro Verdi, che essendo una fondazione lirica ha ricevuto per il 2018 8,6 milioni dalla sola ripartizione del fondo unico. Tutte le altre realtà regionali incassano contributi ministeriali ben inferiori ai 100mila euro. Anche alla luce di questa situazione, gli spazi e le ragioni per inserire l’orchestra sinfonica nel novero delle realtà sostenute dal Fondo unico dello spettacolo non sembrano mancare.
Emanuela Bizi, Slc Cgil Fvg