Infortuni, investire in prevenzione, vigilanza e formazione è l’unica ricetta
«Se non vogliamo continuare a piangere dei morti, l’unica strada è quella di investire sulla formazione, sull’intensificazione dei controlli da parte dei servizi ispettivi delle Aziende sanitarie, sulla cultura delle prevenzione, sugli interventi previsti dai protocolli sulla sicurezza firmati anche in regione, che prevedono un incremento dei rappresentanti territoriali per la sicurezza dei lavoratori, per allargare a tutte le aziende la rete della prevenzione e il rispetto delle misure antinfortunistiche». E’ quanto dichiara Susanna Pellegrini, responsabile delle politiche del lavoro della Cgil Fvg, esprimendo il cordoglio di tutta la segreteria regionale per il tragico infortunio costato la vita al 38enne operaio Marco Celant, morto questa mattina a San Vito al Tagliamento. «Come avevamo denunciato la scorsa settimana assieme a Cisl e Uil – aggiunge – esiste la concreta percezione che questa fase di possibile ripresa economica, caratterizzata da un peggioramento generale delle condizioni di lavoro, sia accompagnata da una recrudescenza degli infortuni. Lo stiamo riscontrando a livello nazionale, l’episodio di San Vito, unito all’aumento delle denunce d’infortunio registrato in regione in questo inizio del 2021, è purtroppo la conferma che il Friuli Venezia Giulia non ne è indenne».