Il piano sanitario deve essere modificato

«Il piano socio-sanitario deve essere modificato nella sostanza». Questa la posizione espressa dalla Cgil nel corso delle audizioni odierne davanti alla terza commissione del Consiglio regionale. «Le critiche del ministro al documento, che ha sottolineato la scarsa attenzione dedicata alla prevenzione e ai servizi territoriali, sono le stesse che sono state avanzate dalle organizzazioni sindacali», dichiara Giuliana Pigozzo, responsabile welfare della segreteria regionale.
«In ogni caso – aggiunge Pigozzo – il piano rischia di diventare una scatola vuota. Il blocco del turnover del personale e il tetto dell’1,76% alla crescita della spesa sanitaria, previsti dalla Finanziaria regionale 2010, pongono infatti una pesante ipoteca sul raggiungimento degli obiettivi fissati dalla programmazione. Obiettivi che noi chiediamo comunque di adeguare, prestando maggiore attenzione a temi come l’integrazione socio-sanitaria, la crescita delle patologie croniche, l’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e la tutela della salute della donna».