La cassa integrazione non accenna a scendere
Ancora una doccia fredda dai dati Inps sulla cassa integrazione. Le richieste autorizzate a marzo, infatti, tornano a far segnare un incremento della cassa ordinaria, interrompendo una tendenza alla diminuzione che durava da novembre. La Cigo, che a febbraio aveva segnato con 384mila ore il dato più basso dopo quello di agosto 2009, ha tornato a subire un’impennata, con un raddoppio delle richieste, salite a 772mila ore. In lieve calo invece la Cigs, che pur restando su livelli allarmanti scende da 1.518mila a 1.349mila ore (-11%).
Complessivamente a marzo l’Inps ha autorizzato 2,2 milioni di ore, che corrispondono a 13mila lavoratori fermi a zero ore (considerato un orario mensile medio di 170 ore): posto che in media “solo” due ore su tre vengono effettivamente utilizzate, l’impatto scende a circa 9.000 unità lavoro. Confrontando il primo trimestre del 2010 con lo stesso periodo del 2009, quando la crisi era già in pieno corso, il ricorso alla cassa integrazione è triplicato, passando da 2,1 a 6,1 milioni di ore. Quanto all’impatto sui diversi settori industriali, il più colpito è ovviamente quello meccanico e siderurgico, che assorbe da solo il 60% delle richieste.