Pubblico impiego, più prevenzione sulle malattie professionali




La crescita delle patologie professionali nell’ambito del pubblico impiego, e in particolare nella sanità e nella scuola, richiede un’adeguata risposta in termini di prevenzione da parte della Giunta. A chiederlo è Giuliana Pigozzo, responsabile della sicurezza del lavoro nella segreteria regionale Cgil, che lancia un allarme per il rinvio, legato ai tagli previsti dalla manovra del Governo, dei provvedimenti introdotti dal Testo unico sulla sicurezza in materia di valutazione dei rischi legati allo stress lavoro-correlato nelle pubbliche amministrazioni.
«I dati dell’Atlante infortunistico regionale – dichiara Pigozzo – evidenziano crescenti criticità proprio in alcuni settori della pubblica amministrazione, su tutti sanità e scuola. La scelta dell’esecutivo nazionale rischia di aggravare il problema: una miopia che ha bisogno di una risposta concreta, ferma e responsabile della Regione, titolare dell’organizzazione sanitaria territoriale, perché ogni ritardo  in termini di mancata prevenzione produrrà nel tempo significative conseguenze alla salute per gli operatori del settore nonché maggiori costi per la collettività. Alla Giunta, pertanto, chiediamo di convocare con urgenza una riunione specifica del Comitato di Coordinamento regionale sulla sicurezza sul lavoro, dedicata al tema delle malattie professionali».