Verso lo sciopero generale. Belci: “A Trieste sfileranno in cinquemila
In piazza per dire no a una manovra fatta per il 60% di tagli a Regioni, Province e Comuni. Con pesantissime ripercussioni sul welfare locale, sui trasporti, sulla pubblica amministrazione e sul pubblico impiego, doppiamente penalizzato dal blocco del turnover e dei contratti. Il segretario generale della Cgil Fvg Franco Belci ribadisce così le ragioni dello sciopero generale, che in regione è proclamato per l’intera giornata, e della manifestazione regionale di Trieste, che porterà nel capoluogo regionale almeno 5.000 persone. Più della metà arriverà dalle altre province, in corriera (quaranta i pullman speciali organizzati dalla Cgil), in treno o in auto.
TONDO. La manifestazione, ha aggiunto Belci, sarà anche l’occasione per chiedere alla Giunta regionale un atteggiamento diverso nei confronti del Governo: «Il presidente Tondo, più realista del re, è stato l’unico tra i governatori a non aver preso posizione contro la manovra. Siamo curiosi di vedere se rimarrà inerte anche dopo la dichiarazione di guerra che il ministro Tremonti ha fatto nei confronti delle Regioni speciali». Ma
CISL E UIL. Quanto ai rapporti con Cisl e Uil, secondo Belci «esiste un evidente scarto tra la realtà della manovra e le scelte degli altri sindacati confederali». Le critiche del segretario regionale della Cgil, in particolare, vanno all’atteggiamento della Cisl nazionale: «Bonanni – spiega – ha detto a chiare lettere che