Sanità, preoccupazione per il blocco del turn-over
Da un lato l’avanzo di 11,7 milioni registrato dalla sanità regionale nell’esercizio 2009, che conferma la gestione “virtuosa” del sistema, dall’altro le preoccupazioni per i nodi e le criticità che impediscono un ulteriore salto di qualità del servizio socio-sanitario. Nodi e criticità che rischiano di aggravarsi per effetto del blocco del turnover, imposto dalla finanziaria nazionale 2010, e sui quali i sindacati chiedono un confronto a 360 gradi con la regione.
«Le valutazioni – scrivono in una nota unitaria Orietta Olivo (Cgil), Elvio Di Lucente (Cisl) e Fernando Della Ricca (Uil) – non possono limitarsi al dato contabile. Non vanno dimenticati infatti altri aspetti importanti quali l’aumento dei turni, la mancata riduzione delle liste d’attesa, la situazione oggettiva che vede ancora un netto sbilanciamento della spesa sul versante ospedaliero, a scapito dei servizi territoriali. Tutti punti questi che vanno affrontati assieme al sindacato, perché sono i lavoratori i veri protagonisti del sistema, cioè quelli che materialmente permettono il mantenimento degli standard di servizio, pur a fronte di un contenimento della spesa».
Particolare attenzione, per i sindacati, dovrà essere dedicata alle ripercussioni che avrà il blocco del turn-over su una situazione già critica, in quanto caratterizzata da un forte ricorso agli straordinari e anche, sul versante degli utenti, dall’allungamento delle liste di attesa per molte prestazioni e in particolare per il pronto soccorso.