Assestamento di bilancio, la Cgil pronta alla mobilitazione
«Aspettiamo la risposta della Giunta alle richieste presentate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Se questa sarà negativa, la Cgil è pronta alla mobilitazione. Nella bozza che ci è stata presentata, infatti, la manovra di assestamento di bilancio manca di misure di sostegno al reddito e di interventi su sanità e welfare». È quanto ha annunciato il segretario generale della Cgil Friuli Venezia Giulia Franco Belci, dopo il direttivo regionale della confederazione, tenutosi stamattina al centro congressi Enaip di Pasian di Prato.
LE PRIORITÀ Coprire il fabbisogno aggiuntivo di personale sanitario legato alla mancata copertura del turnover nel 2011, stimato in 105 infermieri, potenziare il fondo per l’assistenza domiciliare, incrementare l’abbattimento sulle rette delle case di riposo, finanziare adeguatamente la legge sui giovani. Queste le priorità ribadite oggi da Belci: «L’unico intervento di sostegno al reddito – ha dichiarato – è rappresentato dal raddoppio dell’una-tantum di 100 euro sulle pensioni, assolutamente inadeguata per far fronte alla crescente estensione dell’area di disagio economico e sociale, in una regione dove il livello medio delle pensioni è di 850 euro, e dove continuano a crescere la disoccupazione, il precariato e il numero di nuclei familiari a rischio povertà. Ma a preoccupare, nonostante le rassicurazioni della Giunta, è anche il costante sottofinanziamento della sanità».
MANOVRA TREMONTI Un quadro che peggiorerà ulteriormente, secondo la Cgil, se troveranno attuazione le misure previste dalla manovra triennale predisposta dal ministro Tremonti, «che colpisce i pensionati, il pubblico impiego, prospetta la reintroduzione dei ticket in sanità e non porterà alcuna novità positiva neppure sul versante fiscale».
COMPARTO In un contesto ancora profondamente segnato dalla crisi, la Cgil giudica ineludibile l’esigenza di «puntellare» sanità e welfare. «Se il problema è di risorse – ha aggiunto Belci – queste possono essere individuate tagliando la dotazione di 20 milioni assegnata ai consigliere e rinviando gli interventi di risturtturazioni delle sedi, sui quali sono stati stanziati 16,5 milioni». Tra le richieste avanzate dalla Cgil anche il riavvio del confronto sul comparto unico: «Dopo la pausa dettata dalle elezioni amministrative – ha detto Belci – non esistono più giustificazioni per rinviare ulteriormente la trattativa. Un appello, questo, che rivolgiamo non solo alla giunta, ma anche ai sindaci appena eletti».
CONTRATTAZIONE Al centro del direttivo anche il recente accordo nazionale sulla contrattazione siglato da Cgil-Cisl-Uil con Confindustria: «Un’intesa – si legge nell’ordine del giorno votato al termine del direttivo da 35 sui 50 delegati presenti – che segna un’inversione di tendenza nel confronto tra le organizzazioni sindacali e con Confindustria». L’accordo, si legge nel documento, «consente di governare in un contesto chiaro e trasparente le situazioni di dissenso che si manifestano tra i sindacati». Un secondo ordine del giorno, votato da 15 delegati, chiede però «la sospensione della firma dell’accordo, da rinviare a dopo lo svolgimento della consultazione degli iscritti con voto certificato, come previsto dallo Statuto Cgil».