Manovra, il voltafaccia di Tondo
Tondo è afflitto da schizofrenia politica. Dopo aver contestato la manovra e aver cercato la solidarietà di parlamentari e parti sociali sui tagli del Governo, ne condivide una versione ancora più iniqua e sbilanciata sul lavoro dipendente, con solo un timido segnale di riduzione dei tagli ai comuni, che non ha accontentato neanche i sindaci di centrodestra.
Ma le sue affermazioni sono sconcertanti anche da un altro punto di vista: che le tasse non siano “belle” è un’affermazione comprensibile per un uomo della strada, non per il presidente di una Regione, che dovrebbe sapere che su di esse e sulla loro progressività si basa la coesione sociale. Quanto all’affermazione che questo Governo è acerrimo nemico dell’evasione, penso che Tondo sia il solo a crederlo.
Al di là di questa evidente gaffe, chiamiamola così, chiediamo al Presidente quali garanzie abbia avuto nel frattempo dal Governo sulla riduzione dei tagli alla Regione. Perché, se la situazione fosse immutata, c’è da chiedersi con quale determinazione porterà avanti la vertenza col Governo così pomposamente annunciata.