Friuli Venezia Giulia, 12mila in piazza con la Cgil
Almeno 12mila persone sono scese in piazza in Friuli Venezia Giulia assieme alla Cgil nelle quattro manifestazioni di Trieste, Monfalcone, Udine e Pordenone, organizzate in occasione dello sciopero generale. Nel capoluogo regionale il principale corteo, che da piazza Goldoni ha sfilato lungo le vie del centro, per raggiungere la zona di piazza Unità e l’attigua piazza San Carlo, sede del comizio finale, concluso dal segretario regionale Franco Belci: almeno 6.000 i manifestanti secondo le prime stime della Cgil.
Massiccia, a Trieste e in tutta la regione, anche la partecipazione di studenti, rappresentanti di partiti (tra gli altri l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, a Trieste), associazioni, degli enti locali, anch’essi duramente colpiti dai tagli della manovra-bis. Tra i sindaci da segnalare gli interventi di Furio Honsell, sul palco del presidio di Udine. Tra i manifestanti, tra i circa 1.500 manifestanti, oltre al sindaco del capoluogo friulano, anche quelli di Cervignano, San Giorgio di Nogaro, Faedis. Al termine del presidio una delegazione della Cgil è stata ricevuta dal Prefetto Ivo Salemme. Enti locali in piazza anche a Monfalcone, dove hanno parlato il sindaco Silvia Altran e il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, e al corteo di Pordenone, al quale ha partecipato il sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie e hanno aderito anche le amministrazioni di Vito d’Asio, Cordovado, Vivaro, Montereale e Tramonti).
Quanto all’andamento dello sciopero nelle aziende, i primi dati arrivano delle grandi imprese metalmeccaniche: le punte massime di adesione (100%) si raggiungono alla Casagrande e alla Safop, in provincia di Pordenone, ma percentuali di astensioni molto alte si registrano anche allla Electrolux di Porcia (90%), alla Fincantieri di Monfalcone (80%), alla De Longhi di Moimacco (80%), alla Luvata di Amaro (80%), all’Automotive Lighting di Tolmezzo (65%), alla Wartsila di Trieste (70%), alla Detroit (90%) e all’Ansaldo (65%) di Monfalcone. Al 50% la partecipazione alla Imat Marcegaglia di Fontanafredda e alla Faber di Cividale.
Massiccia, a Trieste e in tutta la regione, anche la partecipazione di studenti, rappresentanti di partiti (tra gli altri l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, a Trieste), associazioni, degli enti locali, anch’essi duramente colpiti dai tagli della manovra-bis. Tra i sindaci da segnalare gli interventi di Furio Honsell, sul palco del presidio di Udine. Tra i manifestanti, tra i circa 1.500 manifestanti, oltre al sindaco del capoluogo friulano, anche quelli di Cervignano, San Giorgio di Nogaro, Faedis. Al termine del presidio una delegazione della Cgil è stata ricevuta dal Prefetto Ivo Salemme. Enti locali in piazza anche a Monfalcone, dove hanno parlato il sindaco Silvia Altran e il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, e al corteo di Pordenone, al quale ha partecipato il sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie e hanno aderito anche le amministrazioni di Vito d’Asio, Cordovado, Vivaro, Montereale e Tramonti).
Quanto all’andamento dello sciopero nelle aziende, i primi dati arrivano delle grandi imprese metalmeccaniche: le punte massime di adesione (100%) si raggiungono alla Casagrande e alla Safop, in provincia di Pordenone, ma percentuali di astensioni molto alte si registrano anche allla Electrolux di Porcia (90%), alla Fincantieri di Monfalcone (80%), alla De Longhi di Moimacco (80%), alla Luvata di Amaro (80%), all’Automotive Lighting di Tolmezzo (65%), alla Wartsila di Trieste (70%), alla Detroit (90%) e all’Ansaldo (65%) di Monfalcone. Al 50% la partecipazione alla Imat Marcegaglia di Fontanafredda e alla Faber di Cividale.