Censimento, l’ennesima emergenza per le Poste sotto organico
Sono arrivate in questi giorni agli uffici del recapito le buste che contengono i questionari per il IV censimento nazionale delle famiglie e delle abitazioni. Di tutta la procedura si farà carico Poste Italiane, che però non si è preparata per far fronte alla grande mole di lavoro aggiuntivo: né è stato assunto il personale necessario, né sono state date istruzioni ai lavoratori che si occuperanno materialmente di svolgere le operazioni necessarie.
Alle organizzazioni sindacali è giunta solo un’informativa sommaria: nulla ci è stato detto, a livello locale, di come Poste Italiane intende affrontare i nuovi carichi di lavoro, alla luce della situazione degli organici questa in regione. Situazione che per quanto riguarda gli addetti al recapito è drammatica, dal momento che mancano all’appello parecchi portalettere. Questo in un periodo in cui tra l’altro, sono in consegna anche Pagine bianche e Pagine gialle.
Ma non basta: a fine mese cesseranno dal servizio sia i lavoratori assunto a tempo determinato per i mesi estivi, sia quelli con contratti di part-time verticale. I postini saranno costretti a fare i salti mortali per consegnare la posta ed esiste il rischio concreto che non possa essere garantito il recapito della normale corrispondenza. Parte dell’operatività sarà coperta anche dagli uffici postali, che però hanno analoghe problematiche di personale, tanto è vero che il ritorno al normale orario al pubblico, dopo le riduzioni estive, comporterà una riduzione del numero di sportelli aperti.
A tutto questo si somma la decisione di Poste Italiane di non pagare ai lavoratori la quota di produttività con la mensilità di settembre.
Emanuela Bizi, segretaria regionale Sindacato lavoratori comunicazioni Cgil