Sanità, scatta la mobilitazione
Una raccolta di firma per chiedere più fondi e nuove assunzioni nella sanità pubblica regionale, ma anche per dire no all’ipotesi di azienda unica prospettata dalla Giunta Tondo. Ma è solo l’inizio di una mobilitazione avviata unitariamente dalla Cgil regionale di concerto con le categorie del pubblico impiego e dei pensionati. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Trieste, la responsabile welfare della segreteria confederale Orietta Olivo, assieme a Caterina Degano dello Spi e a Mafalda Ferletti, segretaria regionale della Funzione pubblica.
Il primo appuntamento, ha spiegato Olivo, è per venerdì mattina, in concomitanza con la mobilitazione nazionale lanciata con lo slogan “Salute fondamentale diritto”, decisa per denunciare i quattro miliardi sottratti al patto per la salute, gli altri 8 miliardi di tagli lineari su sanità e welfare e l’introduzione dei superticket su diagnostica e pronto soccorso. Sono previsti volantinaggi con raccolta di firme in otto ospedali (Cattinara, Gorizia, Monfalcone, Udine, Pordenone, San Vito, Sacile e Spilimbergo) e in una decina di altre strutture tra aziende sanitarie e distretti. Altre iniziative sono previste anche la prossima settimana, per garantire alla campagna una diffusione capillare sul territorio.
L’obiettivo è non solo quello di denunciare gli effetti delle misure nazionali, ma anche e soprattutto quello di chiedere alla Regione, autonoma rispetto al Fondo sanitario nazionale, nuovi interventi per far fronte al deficit di personale e agli stessi rincari dei ticket, sui quali la Cgil rivendica esenzioni per i redditi più bassi. «In più – ha ribadito Olivo – la Cgil dice no all’azienda unica e a qualsiasi progetto di riforma sanitaria calata dall’alto, senza un coinvolgimento reale nelle scelte dei sindacati, dei rappresentanti degli ordini e dei collegi professionali e naturalmente delle autonomie locali».
L’azienda unica, secondo la Cgil, «determinerebbe un centralismo decisionale maggiore di quello già in atto con un conseguente scollamento fra il territorio e la sede dell’erogazione dei servizi». Da qui la richiesta di aprire un confronto sulla riforma, evitando scorciatoie legislative che la Cgil è pronta a contrastare «con forme di mobilitazione che coinvolgeranno tutte le strutture dell’organizzazione». La priorità, per la Cgil, deve essere quella di investire maggiormente sul territorio, e si spiega così il fermo no opposto a qualsiasi proposta di modifica e riduzione dei distretti presenti. «La centralizzazione in un’unica azienda – si legge nel documento unitario predisposto da Cgil, Spi e Fp – rischia di appiattire verso il basso le esperienze di eccellenza presenti in regione, che devono invece essere punto di riferimento per tutte le realtà sanitarie che operano sul nostro territorio, senza comportare maggiore efficienza e risparmi».
I VOLANTINAGGI DI VENERDÌ 18
– Provincia di Gorizia
Ospedale di Gorizia e di Monfalcone
– Provincia di Pordenone
Ospedali di San Vito, Pordenone, Sacile e Spilimbergo
Distretti di Maniago e Azzano Decimo
– Provincia di Trieste
Ospedale di Cattinara
Distretti sanitari
– Provincia di Udine
Ospedale di Udine
La settimana successiva ospedali di Palmanova, Latisana e Gemona