Gestione immobili, la Cgil disse no alle cartolarizzazioni
«Ai tempi della costituzione della società per le cartolarizzazioni, nel 1998,
«Questa vicenda – commenta ancora Belci – dimostra i rischi a cui si va incontro quando si gestiscono i beni pubblici come se si trattasse di proprietà private, mettendoli sul mercato senza regole trasparenti e senza controlli. Viene così smentito, per l’ennesima volta, chi sostiene che il privato significa sempre e comunque costi minori e servizi più efficienti per i cittadini. Non siamo contrari al fatto che i privati possano svolgere un ruolo a supporto della pubblica amministrazione, ma il loro ingresso deve avvenire entro un quadro di regole che garantiscano la centralità del pubblico e la massima trasparenza delle scelte: nel caso di Gestione Immobili Fvg questo non è avvenuto, con evidenti responsabilità delle varie Giunte che si sono succedute al governo della Regione».