«Più peso ai salari, più risorse per sanità e contratti». In 400 all’attivo Cgil-Cisl-Uil
Le voci delle segreterie regionali ad aprire i lavori, il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri per l’intervento conclusivo. Ma ad animare il dibattito tra i quattrocento delegati arrivati oggi a Zugliano (Udine) per l’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia sono state anche tante voci di lavoratori e pensionati: dall’operaio e Rsu della Wartsila a rischio delocalizzazione alla delegata del commercio che denuncia la flessibilità esasperata del suo settore, dalla pensionata preoccupata per il declino della sanità alla lavoratrice ucraina che parla di accoglienza e integrazione, dalla guardia giurata senza contratto da oltre otto anni alla delegata di un’altra impresa triestina investita dalla crisi come la Tirso.
Decine di voci, decine di temi, tutti al centro della piattaforma unitaria nella quale i sindacati confederali hanno elencato le loro rivendicazioni nei confronti del Governo e del sistema delle imprese. Rivendicazioni, ha detto Pierpaolo Bombardieri, che finora non hanno trovato risposte, se non parziali e deludenti, nei provvedimenti del Governo. Da qui l’attesa per l’imminente decreto Primo Maggio, ma il bilancio delle misure fin qui messe in campo ed è per questo che Cgil, Cisl e Uil hanno avviato la mobilitazione, con tre manifestazioni nazionali che si terranno a Bologna, Milano e Napoli rispettivamente il 6, il 13 e il 20 maggio. «Al Governo – ha spiegato il numero uno della Uil nazionale – chiediamo interventi concreti per rendere il lavoro meno precario, meglio retribuito e più sicuro, soprattutto per i giovani. Vedremo cosa ci sarà concretamente nel decreto, ma c’è preoccupazione perché le misure predisposte, secondo quanto è stato anticipato, sono insufficienti». Il segretario generale ha toccato anche i temi della sicurezza del lavoro, dei rinnovi contrattuali, attesi da ben 7 milioni di lavoratori, delle basse retribuzioni che continuano a caratterizzare settori come il turismo, dove le aziende denunciano carenza di manodopera: «Bisogna rinnovare i contratti – ha detto Bombardieri – e applicarli a tutti. Ma servono anche migliori percorsi di formazione per convincere i tanti, troppi ragazzi che restano ai margini del mercato del lavoro: noi in Italia abbiamo il più alto numero di Neet, cioè giovani che sono fuori sia dalla formazione che dal lavoro. Se sapremo lavorare su questo i posti si troveranno».
Al centro dell’intervento di Bombardieri, ma anche di quelli del segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta e di Claudia Sacilotto della Cisl, sul palco assieme al segretario regionale della Uil Matteo Zorn, in primis le preoccupazioni per la perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni e l’assenza di un reale confronto con il Governo nazionale. Con la Finanziaria 2023 – ha detto Pezzetta nel suo intervento – si sono rispolverate vecchie ricette come la flat tax, i condoni, i voucher, avviando inoltre la graduale abolizione del reddito di cittadinanza, senza un intervento fiscale strutturale a sostegno dei salari e senza un euro per il rinnovo dei contratti pubblici». Sotto accusa anche il dietrofront su Opzione donna e il rischio che di tagli alla spesa sociale e sanitaria per finanziare le misure sul cuneo fiscale, «limitate e temporanee». Da qui, e da altre emergenze aperte come il declino della sanità pubblica e il rischio di sprecare le risorse Pnrr, l’esigenza di una forte mobilitazione del sindacato, «perché spetta a noi – ha concluso il leader della Cgil regionale – la sfida di consegnare ai nostri figli un paese dove un lavoro stabile e un giusto salario siano condizioni alle quali tutti possano accedere, dentro un welfare universale che garantisca sanità, scuola e servizi all’altezza».
Concetti ribaditi anche da Claudia Sacilotto nel suo saluto iniziale alla platea, sicuramente uno dei più affollati tra gli appuntamenti unitari degli ultimi anni in Friuli Venezia Giulia: «La forte presenza di oggi – ha commentato a riguardo Sacilotto – sta a significare che i temi presenti nella nostra piattaforma sindacale unitaria sono fortemente sentiti dal mondo del lavoro e dai nostri delegati. Ma è solo il punto di partenza di quella che dovrà essere una fitta campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio».