25 Aprile e Primo Maggio, boicottiamo i negozi aperti
Il 25 Aprile e il Primo Maggio sono due ricorrenze quanto mai attuali in una società sempre più povera di valori, sempre meno capace di ricordare il passato per orientare il presente e costruire un futuro diverso. Due appuntamenti sui quali si fonda la convivenza civile, nei quali la partecipazione democratica si esprime nelle cerimonie e nei cortei.
È davvero avvilente che tante aziende, invece di lasciare che giornate come queste restino un’occasione di partecipazione democratica, le considerino come pure e semplici occasioni di consumo, togliendo ai lavoratori la possibilità di essere prima di tutto cittadini e di festeggiare con le proprie famiglie. Ed è sconcertante che a favorire questa deriva sia il nostro assessore regionale al Lavoro, che assimila il commercio ad un servizio pubblico essenziale, assecondato in questo da molti, troppi sindaci. La Cgil non è disponibile a surrogare i valori con i consumi: invito perciò i cittadini a disertare tutti quei negozi e quei centri commerciali che, restando aperti il 25 aprile e il 1° maggio, propongono la logica del mercato e del profitto come valore dominante ed esclusivo della nostra società.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg