Sanità, Cgil-Cisl-Uil: possibile trovare soluzioni alternative
Cgil, Cisl e Uil esprimono preoccupazione per i tagli prospettati dalla Giunta nel comparto sanità. «Siamo consapevoli – spiegano Orietta Olivo (Cgil), Elvio Di Lucente (Cisl) e Tiziana Spessot (Uil) – che le risorse disponibili impongono dei sacrifici, ma non vorremmo che fosse la sanità a pagare il conto più alto: addirittura 100 milioni, a fronte dei 32 in più che invece vengono stanziati sulla benzina agevolata».
Resta poi «singolare», per le parti sociali, che la Giunta, alla luce del contenzioso aperto col Governo su altri fronti, non abbia fatto resistenze sul contributo di solidarietà per il sistema sanitario. Contributo che tecnicamente non sarebbe stato dovuto – ricordano Cgil, Cisl e Uil – vista l’autonomia del nostro servizio sanitario da quello nazionale.
«A questo punto, e visti gli ingenti tagli – concludono i sindacati – ci aspettiamo di essere quanto prima convocati dalla Giunta per entrare nel merito della riforma, convinti che, attraverso la concertazione, sia possibile trovare soluzioni di risparmio alternative e ottimizzare le spese della sanità».
Resta poi «singolare», per le parti sociali, che la Giunta, alla luce del contenzioso aperto col Governo su altri fronti, non abbia fatto resistenze sul contributo di solidarietà per il sistema sanitario. Contributo che tecnicamente non sarebbe stato dovuto – ricordano Cgil, Cisl e Uil – vista l’autonomia del nostro servizio sanitario da quello nazionale.
«A questo punto, e visti gli ingenti tagli – concludono i sindacati – ci aspettiamo di essere quanto prima convocati dalla Giunta per entrare nel merito della riforma, convinti che, attraverso la concertazione, sia possibile trovare soluzioni di risparmio alternative e ottimizzare le spese della sanità».