Università e ricerca, appello Flc-Cgil contro i tagli
«Il prospettato annullamento degli stanziamenti in favore del sistema universitario e i tagli pesantissimi nei confronti della ricerca, che si sommano a quelli sulla cultura, non sono soltanto l’espressione del totale disinteresse della Giunta nei confronti di una parte consistente della comunità regionale, ma dimostrano che le affermazioni sulla conoscenza come asse strategico per la crescita del Friuli Venezia Giulia erano pura e semplice demagogia». È il duro giudizio della segreteria regionale Flc-Cgil in merito ai tagli previsti dalla finanziaria regionale su università, ricerca e cultura, in merito ai quali la categoria invierà una richiesta di incontro urgente con l’assessore Molinaro e con i capigruppo del Consiglio regionale.
Sul fronte dei tagli alle università e ai conservatori, la Flc denuncia le contraddizioni della Giunta, «che prima ha voluto una discutibile legge sul cosiddetto sistema universitario, tuttora inattuata, e oggi nega a quello stesso sistema i contributi previsti, in una fase in cui il Governo, con la spending review, porta i finanziamenti diretti alle università italiane a un livello inferiore all’ammontare degli stipendi di chi ci lavora».
Quanto alla ricerca, la Flc rimarca come nel bilancio di previsione 2013-2015 i trasferimenti regionali alle istituzioni scientifiche passino da quasi 2,2 milioni a 613mila euro. In particolare viene azzerato per intero il contributo di 660mila euro destinato all’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica (Ogs), con il rischio di pesanti ripercussioni sul funzionamento dell’ex laboratorio di biologia marina di Sistiana e sul centro sismologico di Udine. «Altri precari ad elevata qualificazione – denuncia la Flc – andranno a casa, e una decina tra ricercatori e tecnici di laboratorio sono già stati informati che il loro contratto, in scadenza a settembre 2013, rischia di concludersi già a dicembre per mancanza di risorse. Questi tagli si assommano a quelli previsti dalla spending review, che ammontano a oltre 1,2 milioni di euro per l’Ogs e a 1,9 milioni per Area Science Park, su cui già grava il blocco delle assunzioni».
Da qui l’appello della Flc a tutte le forze politiche, chiamate ad «adoperarsi per salvaguardare il ruolo dell’università, dell’alta formazione e della ricerca sul territorio, impedendo il taglio indiscriminato dei fondi, compresi quelli per gli enti culturali, e salvaguardando l’occupazione in un settore che dovrebbe essere un fattore fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio».