Immigrazione: le critiche alla Lega semplice espressione di dissenso politico
Sarà Amos Andreoli, ordinario di Diritto del lavoro all’Università la Sapienza di Roma, a guidare il collegio difensivo di Franco Belci nell’ambito della querela presentata nei confronti del segretario regionale Cgil dal capogruppo della Lega Nord Danilo Narduzzi. La scelta, assunta di concerto col segretario generale Guglielmo Epifani, che ha espresso la piena solidarietà della Cgil nazionale a Belci, è stata annunciata in conferenza stampa dallo stesso Belci e dall’avvocato Gianfranco Carbone, legale di fiducia della Cgil regionale ed esperto di diritto dell’immigrazione.
La querela di Narduzzi, presentata alle procure di Udine e di Trieste, è riferita ad alcune dichiarazioni rilasciate lo scorso 31 luglio da Belci. «Narduzzi – ha spiegato il segretario regionale – ha ritenuto diffamatorio l’aggettivo “razzista” da me utilizzato in quell’occasione per criticare le posizioni della Lega Nord regionale in materia di immigrazione». Tra queste, come ricorda lo stesso Belci, la proposta di garantire assistenza sanitaria agli immigrati irregolari «solo in caso di pericolo di vita», peggiorativa rispetto ai contenuti della stessa legge Bossi-Fini e delle norme in vigore nelle altre regioni, come ha ricordato Abdou Faye, responsabile degli Uffici imigrati della Cgil Fvg.
«Posizioni – ha aggiunto Belci – che fanno il paio con altre più recenti. In particolare l’idea di limitare l’accesso agli alloggi popolari a chi risiede in regione da almeno 10 anni, contro i 5 previsti dalle leggi nazionali, e quella di epellere dal Paese gli immigrati regolari rimasti disoccupati. Ma vorrei ricordare anche le dichiarazioni del presidente della Provincia di Udine contro la pratica dei ricongiungimenti familiari, la proposta di istituire le classi differenziali, nata proprio qui in regione, l’idea di dimezzare o addirittura azzerare i flussi». La Cgil ha ribadito la propria «assoluta contrarietà» a tali scelte, «e proprio per rimarcarla – come ha spiegato Renato Kneipp, della segreteria regionale – ha scelto di convocare questa conferenza stampa il 18 dicembre, giornata dedicata ai diritti dei migranti».
Per quanto riguarda gli aspetti giudiziari, invece, Gianfranco Carbone ha sottolineato il legame diretto esistente tra il ruolo politico ricoperto da un amministratore e il diritto al dissenso. «Il tentativo di trasferire il dibattito politico nelle aule giudiziarie – ha dichiarato il legale – è fuorviante e pericoloso anche per la libertà di stampa».