Piano del lavoro Fvg, le proposte della Cgil
Un grande piano di messa in sicurezza del
territorio e del patrimonio residenziale pubblico, a partire dall’edilizia
scolastica. Una grande riforma della pubblica amministrazione regionale, che
rafforzi le competenze di gestione degli enti locali, lasciando alla regione
solo quelle legislative e la regia del sistema. La ridefinizione degli
incentivi alle imprese, che devono essere maggiormente collegati alle strategie
di innovazione, ricerca, aggregazione e internazionalizzazione. Un piano
energetico regionale che definisca in modo chiaro le scelte sulle grandi
infrastrutture e dia un forte impulso alla green economy. Il
rafforzamento delle politiche attive per il lavoro, con l’introduzione di un
reddito d’inserimento per disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione,
oltre a misure specifiche per il lavoro femminile e per arginare la diffusione
del precariato. L’avvio di un sistema integrato della logistica che poggi sullo
sviluppo del sistema portuale, retroportuale e della rete ferroviaria.
Un’azione di contrasto alla crscita degli appalti al massimo ribasso e alla
deregulation delle licenze e degli orari commerciali.
IL PIANO Queste, in estrema sintesi, le proposte contenute dal Piano regionale
per il lavoro 2013-2018 (scarica il documento completo), presentato oggi dalla Cgil a Udine, nel quartiere
fieristico di Torreano di Martignacco, alla presenza della segretaria generale
Susanna Camusso. All’iniziativa sono intervenuti, oltre al segretario della
Cgil Fvg Franco Belci, i presidenti di Unindustra i presidenti regionali di
Unioncamere Giovanni Da Pozzo e di Confartigianato Graziano Tilatti.
EMERGENZA La crisi ha portato al 6,8% il tasso di disoccupazione medio nel
2012, con punte del 7,2% e di 42mila senza lavoro nell’ultimo trimestre, e che
nei primi tre mesi dell’anno ha visto aumentare il ricorso alla cassa
integrazione del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che già si
era chiuso con un + 12% nelle ore autorizzate rispetto al 2011. Praticamente
stiamo tornando sui picchi del 2010. Allarmanti i dati sulla disoccupazione
giovanile, che anche in regione oscilla tra il 30 e il 40% nella fascia 15-24
anni. E’ alla luce di questi dati, di un precariato che riguarda oltre un quarto
della forza lavoro e di un’area di povertà e disagio in costante espansione
anche tra gli anziani, che la Cgil chiede a tutte le forze politiche uno sforzo
straordinario per il rilancio della regione e del suo tessuto produttivo. Uno
sforzo che per il segretario Franco Belci al la ricostruzione del terremoto.
LE RISORSE Molte delle misure da noi richieste sarebbero a costo zero. Altre
richiederanno nuove risorse, che possono derivare da una più efficiente
programmazione dei fondi comunitari, da un rafforzamento della lotta
all’evasione, con un più attivo coinvolgimento della Regione e dei Comuni a
fianco dell’Agenzia delle Entrate, dalla riduzione dei costi e degli sprechi
della politica, anche atreaverso il taglio delle consulenze e il riordino delle
partecipate, e anche da un ricorso alla leva del debito per gli investimenti,
visti i bassi livelli di indebitamento della Regione».