Si ferma la ristorazione collettiva
Il blocco immediato di ogni forma di flessibilità e uno sciopero dell’intera giornata o turno di lavoro, indetto per martedì 4 giugno. È quanto hanno deciso i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uitucs-Uil nell’ambito dello stato di agitazione del settore della ristorazione collettiva, proclamato dopo l’uscita delle associazioni datoriali Anir e Angem dal tavolo sul rinnovo del contratto nazionale dei pubblici esercizi, della ristorazione e del turismo. Una scelta che i sindacati definiscono scellerata, e che rischia non solo di condizionare e rallentare ulteriormente il percorso di confronto per il rinnovo del contratto, «ma anche di danneggiare ed umiliare chi lavora nelle aziende ancora aderenti a questa associazioni datoriali».
«Anche a fronte di un contesto economico fortemente compromesso dall’ inflazione – denucniano i segretari regionali Marika Baio (Filcams), Adriano Giacomazzi (Fisascat) e Matteo Calabrò (Uiltucs) – non è tollerabile un atteggiamento di così grave irresponsabilità e mancanza di tutela verso chi lavora nel settore». Da qui l’appello rivolto anche alle aziende tuttora aderenti alle due associazioni uscite dal tavolo, invitate ad assumere una posizione netta e a cambiare il proprio mandato».