Cola Cola, carichi di lavoro insostenibili. Si ferma la rete commerciale
«Ridurre obiettivi e carichi di lavoro e ai dipendenti della rete commerciale di Coca Cola Hbc Italia, garantendo loro un indispensabile bilanciamento tra lavoro e vita privata». È quanto chiedono le segreterie nazionali dei sindacati dell’industria agroalimentare Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila, che hanno indetto per martedì 24 settembre uno sciopero di otto ore dei lavoratori della rete vendite.
Il tema degli eccesivi carichi di lavoro è da anni oggetto di discussioni con l’azienda. Nonostante le richieste dei sindacati, però, gli obiettivi di vendita e le attività affidate ai promoters sono addirittura aumentati, costringendo spesso le lavoratrici e i lavoratori a dover lavorare oltre il normale orario di lavoro. Dopo una lunga trattativa, avviata già alla fine dello scorso anno, il raggiungimento degli obiettivi alla base della mobilitazione è però ancora lontano. Le segreterie nazionali di categoria e il coordinamento della rete commerciale hanno valutato insufficienti le proposte aziendali e hanno deciso di dichiarare lo sciopero dell’intera giornata, che sarà accompagnato anche da un presidio davanti al quartier generale di Coca Cola Hbc Italia, a Sesto San Giovanni. Ben oltre il migliaio i lavoratori interessati a livello nazionale, di cui una quindicina in Friuli Venezia Giulia.