Amga, la Filctem per la prosecuzione della trattativa
Le dimissioni del cda dell’Amga sono, a nostro giudizio, l’ennesimo tentativo per ostacolare e far naufragare la trattativa per la fusione con AcegasAps in Hera, trattativa che invece noi consideriamo importate nell’interesse del territorio udinese e dei lavoratori. Noi riteniamo oramai stantie e miopi le logiche che negli anni hanno portato l’Amga all’isolamento, con forti rischi, domani, di svuotamento nel caso di perdita delle prossime gare per le concessioni per la distribuzione del gas. Le ragioni che ci fanno guardare con interesse alla trattativa sono semplici e note da tempo, ma vogliamo ancora una volta brevemente riepilogarle.
La trattativa in corso è probabilmente l’ultima possibilità perché si possa realizzare, nell’interesse di tutti, una multiutility pubblica con baricentro in regione, assicurando così il mantenimento nel nostro territorio di una importante leva per determinare l’economia, qualità e costo dei servizi, elementi questi per noi imprescindibili per un giudizio positivo sull’esito della trattativa. Pertanto la fusione dovrà realizzarsi con AcegasAps, in modo da rafforzare il peso maggioritario delle aziende della nostra regione in questa società del gruppo Hera, garantendo nel contempo il mantenimento in regione della sede ai fini fiscali, cosa da non trascurare nella maniera più assoluta per ovvie ragioni. Inoltre all’attuale sede dell’Amga dovranno essere assegnate apicali responsabilità che valorizzino ruoli e professionalità presenti.
Ad oggi Amga, attraverso Reti Gas Fvg, è presente in tutti e tre gli ambiti in cui è suddiviso il territorio della provincia di Udine, con una prevalenza assoluta in quello centrale e significativa in quello sud. Se Amga dovesse essere costretta a contendere da sola ai grandi gruppi l’aggiudicazione delle prossime gare per le concessioni della distribuzione del gas, non sono trascurabili i rischi per la proprietà, il comune di Udine, e per i cittadini di rimanere con una scatola vuota. Di Udine ma vuota.
Questo per quanto riguarda gli aspetti strategici più generali del territorio, ma per noi non sono secondari gli aspetti occupazionali, infatti il nostro giudizio positivo sarà subordinato all’ottenimento di precise garanzie sulle tutele dei lavoratori e sul mantenimento dei livelli occupazionali.
Per tutte queste ragioni noi chiediamo alla proprietà, il comune di Udine, di portare avanti in maniera stringente la trattativa, e di nominare nel più breve tempo possibile i nuovi vertici aziendali per garantire all’Amga una forte ed autorevole conduzione.
Giovanni Comparone, segreteria regionale Filctem Cgil