Angoscia per la morte di Giuseppe Bassi
Apprendo con angoscia che Giuseppe Bassi, dipendente di Latterie Friulane, si è tolto la vita. Era un iscritto alla Cgil che si è battuto, con tutti i suoi colleghi, contro i licenziamenti dichiarati dall’azienda. Il primo pensiero è per la famiglia, alla quale la Cgil esprime tutta la propria solidarietà. Il secondo è di doloroso rispetto per questo gesto disperato, il cui legame con il rischio di perdita del posto di lavoro non è negabile.
Io spero che possa valere da testimonianza e possa indurre le aziende a trattare il tema tristissimo degli esuberi non come una somma di anonime unità algebriche, ma come persone in carne ed ossa alle quali, con il lavoro, è spesso tolta la fonte di sostentamento per sé e la famiglia e dunque la dignità. Qualche volta ci si trova di fronte a situazioni senza via d’uscita: se un’azienda fallisce non c’è nulla da fare. Ma in tutti gli altri casi imprenditori e manager devono mettere da parte atteggiamenti tattici, calcoli di pura convenienza ed affrontare le questioni con trasparenza e mettendo in campo ogni energia per mantenere l’occupazione ed il legame con il territorio.
Sono vicino alla famiglia, ai lavoratori di Latterie e al segretario della Flai di Udine che ha seguito con impegno e passione la vicenda. Un abbraccio a tutti
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg