La Filcams conferma Pellegrini, Giareghi alla Fillea
Uno sforzo straordinario nelle politiche industriali e per l’impiego, cui andrà dedicato il capitolo più importante della manovra estiva di assestamento del bilancio, ma anche nuove misure sul fronte legislativo, per contrastare la crescita indiscriminata della rete commerciale e per vigilare sulla qualità e la legalità degli appalti. Sono le richieste lanciate oggi dai delegati della Fillea e della Filcams, le prime due categorie della Cgil a celebrare il proprio congresso regionale.
15.000 ISCRITTI. Oltre quindicimila gli iscritti complessivi delle due categorie, espressione di due tra i settori più rappresentativi dell’economia regionale: nel terziario la Filcams, che rappresenta i lavoratori del commercio e dei servizi, nella filiera della casa la Fillea, che opera nelle costruzioni e nell’industria del legno arredamento. I due congressi, tenutisi a Pasian di Prato e a Gemona, si sono conclusi con una conferma e un cambio della guardia. La conferma è quella di Susanna Pellegrini, rieletta alla guida della Filcams regionale, mentre la Fillea ha eletto un nuovo segretario: si tratta di Emiliano Giareghi, che raccoglie il testimone di Villiam Pezzetta anche al vertice della Fillea regionale, dopo essere già stato eletto dieci giorni fa segretario provinciale di Udine.
LA CRISI. A livello congiunturale è l’edilizia il settore che continua a mostrare i maggiori segnali di sofferenza. Dopo aver perso oltre 5mila posti di lavoro tra il 2008 e il 2012, infatti, il comparto delle costruzioni continua a evidenziare un andamento negativo, confermato dall’aumento del 30% della cassa integrazione nel corso del 2013. Cig in flessione invece sia nel legno-arredo che nel terziario, che però non possono certo dirsi fuori dalla crisi.
SOS APPALTI. Se nel legno preoccupa soprattutto la fragilità dei distretti, dove si sono più della metà dei 7mila posti cancellati dalla crisi nel comparto, nel terziario l’allarme principale è rappresentato dagli appalti. «Il tema delle sternarnalizzazioni – spiega Susanna Pellegrini – e della necessità di regole trasparenti nella stesura dei capitolati, tra cui il ripristino della clausola sociale, deve essere messo al centro dell’agenda politica regionale. Non secondaria, inoltre, la questione del reddito dei lavoratori e delle lavoratrici del sistema degli appalti, visti i pesanti tagli legati alla spending review». Invocate anche nuove regole contro la crescita indiscriminata delle «cementificazioni commerciali» e più attenzione contro l’evasione fiscale e contributiva nell’ambito del turismo, settore che per la Cgil può giocare un ruolo strategico per l’uscita dalla crisi. Ma la Filcams, dopo la recente vertenza su Coop Operaie, auspica anche un ruolo più incisivo delle centrali, lanciando la proposta di un protocollo di relazioni che sancisca e valorizzi le differenze del sistema cooperativo.
VOLANO. Sul fronte dei lavori pubblici, la Fillea ribadisce l’importanza di misure di allentamento del patto di stabilità, con particolare riferimento agli interventi di infrastrutturazione, di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio pubblico, a partire dalle scuole e dall’aedilizia agevolata. Queste le misure che possono far ripartire il volano dell’edilizia. Quanto all’arredamento, per la Fillea il settore resterà strategico per l’economia regionale, ma solo se saprà puntare in modo sempre più deciso sull’innovazione di processo e di prodotto, sulle aggregazioni e sul marketing, anche per dare nuovo stimolo a un export che dal 2008 a oggi ha perso più del 20%.