Pesca senza cassa in deroga 2013, scatta lo stato di agitazione
Scatta lo stato di agitazione per i lavoratori del settore pesca. Dietro alla protesta del comparto, che in regione riguarda circa 500 tra dipendenti e soci lavoratori di cooperative, il mancato pagamento delle indennità di cassa integrazione in deroga relative al 2013.
L’APPELLO. La cassa in deroga nel settore, riconosciuta per i periodi di fermo obbligatorio della pesca e per altre cause di mancato lavoro non imputabili alle aziende, è erogata su fondi nazionali, contrariamente a quanto avviene per gli altri comparti, dove sono le Regioni a gestire i fondi e le domande. Dei 30 milioni stanziati a livello nazionale dall’ultima legge di stabilità, però, oltre la metà (circa 18 milioni) è necessaria a coprire i pregressi fino al 2012. Si spiega anche così il ritardo nei pagamenti, con ripercussioni che per ogni singolo lavoratore possono essere di diverse migliaia di euro, visto che la cassa in deroga può coprire fino al 20% del reddito complessivo. «La protesta dei pescatori – spiega Ingrid Peres, della Flai-Cgil Fvg – punta anche a chiedere un intervento diretto della Giunta regionale, non soltanto per sollecitare l’aumento dei fondi stanziati dal Governo, ma se necessario anche attraverso un cofinanziamento alla cassa in deroga nel comparto pesca, in linea con quanto deciso da altre amministrazioni regionali».
CONTRATTI. Quella della pesca non è l’unica importante vertenza che coinvolge il settore primario. Archiviata la positiva conclusione del confronto sul contratto nazionale dei consorzi agrari, che in regione contano 220 addetti, ben più difficile si presenta la trattativa che riguarda i consorzi di bonifica (altri 200 addetti in Fvg). «A complicarla – spiega ancora Peres – non soltanto i nodi lasciati aperti dal precedente contratto, in particolare sulla parte normativa, ma anche i pesanti tagli previsti in questo settore dal documento di programmazione economica e finanziaria. Tagli che avranno inevitabili ripercussioni suulla trattativa, condizionandone sia gli aspetti economici che quelli normativi». Imminente, annuncia infine la Flai, la convocazione delle assemblee per illustrare sia l’intesa sul contratto dei consorzi agrari che la piattaforma per il rinnovo negli enti di bonifica.