Sanità, il centodestra si confronti sul merito
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Riccardi, in relazione alla posizione assunta dalla Cgil sulla riforma sanitaria, mi ha accusato di essere il “portavoce” del cesntrosinistra. Assicuro il consigliere che l’incarico mi è stato dato a mia insaputa. Al di là delle battute, Riccardi non si dimostra diverso da tanti suoi colleghi del centro destra i quali, quando contrastavo le scelte di Tondo sulla sanità, mi accusavano di farlo con l’obiettivo di candidarmi alle elezioni regionali. Come si vede sono ancora qui.
In realtà la Cgil sostiene da allora che è contraria ai tagli lineari, che bisogna partire dai contenitori e non dai contenuti, che il modello della competizione aziendale è sorpassato dal punto di vista funzionale e perfino da quello economico, che è necessario spostare risorse e interventi a bassa intensità dall’ospedale al territorio. Queste cose nella riforma le troviamo tutte. Questo non vuol certo dire che il confronto si è concluso. Leggeremo con la massima attenzione l’articolato e chiederemo correzioni e integrazioni dove lo riterremo necessario. Non ci si può poi rallegrare quando abbiamo idee diverse dalla presidente (e lo diciamo) e accusarci di piaggeria politica quando condividiamo le sue scelte ( e lo diciamo): un gioco troppo facile, nel quale il merito scompare sempre, forse perché non si hanno altri argomenti.
Quando Riccardi sarà preparato sulla materia ce lo faccia sapere e potremo discutere seriamente. Infine: con Tondo abbiamo litigato più volte, direttamente e sui giornali, ma sempre sul merito delle questioni, evitando gli eccessi e conservando sempre un filo per comunicare. Da questo punto di vista (non da presidente) lo rimpiango molto.
Franco Belci segretario generale Cgil Fvg