Atto aziendale Asugi, serve un confronto a tutto campo

«La Cgil, a livello regionale e territoriale, non ha mai considerato la propria presenza ai tavoli di trattativa con la Regione o con le aziende sanitarie come una condizione ostativa a una presa di posizione anche mediatica sui temi al centro del confronto. Tanto più se questi temi sono di estrema, drammatica attualità come quelli della sanità e della sua organizzazione sul territorio. Se continuano a parlare quotidianamente ai mezzi di comunicazione i nostri interlocutori, del resto, non vediamo perché non possa intervenire il sindacato, anche manifestando un sacrosanto diritto di critica rispetto a questioni importanti, nel caso in specie, come il ridimensionamento dei distretti o la riorganizzazione dei Csm». Il segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta commenta così le prese di posizione delle segreterie confederali della Cisl di Trieste e territoriale sulla presunta inopportunità delle iniziative assunte dalle sigle dei pensionati: «Francamente – aggiunge Pezzetta – non comprendiamo le ragioni di una così rumorosa presa di distanza, a meno che l’intento non sia quello di non disturbare il manovratore. E’ curioso, peraltro, che si ventilino rapporti collaterali tra sindacato e politica e si accusino gli altri di trasferire sui giornali i temi di un confronto tra sindacato e istituzioni sanitarie, nel momento in cui non si esita a portare su quegli stessi mezzi di comunicazione un tema che è oggetto di confronto e di divergenze all’interno della propria organizzazione sindacale». Da qui l’appello finale a «un tavolo vero e non di facciata su temi importanti quali l’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, un confronto franco – conclude Pezzetta – che non può prescindere da un dibattito pubblico su questioni così cruciali e sentite da parte dell’opinione pubblica».