Campagna contro l’omofobia, tante buone ragioni per sostenerla
La Cgil
ritiene che il Comune e la
Provincia di Trieste abbiano fatto bene a patrocinare la
campagna contro l’omofobia.
Si tratta di una scelta di civiltà, comunque la si pensi sulle unioni
omosessuali, volta a sostenere la necessità di rispettare l’orientamento di tante
donne e tanti uomini e ad evitare che quell’orientamento diventi occasione per
esercitare aggressioni e violenze come troppe volte succede. Una preoccupazione
giustificata anche dal fatto che è ferma da un anno in Parlamento, con motivazioni
che grondano ipocrisia, la norma che avrebbe dovuto introdurre l’omofobia come
aggravante nei casi di violenza e aggressione.
Certo, si possono discutere le modalità grafiche dell’iniziativa, senza però
farla passare per quello che non è e legarla all’espressione di «desideri
individuali». Perché in questo caso il desiderio dovrebbe essere collettivo:
quello, appunto, di evitare le ripetute aggressioni rivolte a singole persone e
coppie omosessuali e di ridurre così il tasso di violenza di una società che ne
è sempre più pervasa. E non sarà male ricordare che è anche su quelle
discriminazioni, spesso accompagnate ad altre analoghe nei confronti della
condizione di diversità, che hanno prosperato forme di razzismo.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg