Concorso docenti, decisione assurda da parte del ministro
È veramente inaudito che il ministro Profumo voglia procedere secondo i tempi annunciati per bandire il nuovo concorso rivolto al personale docente. Concorso che sarà pubblicato lunedì, come ha annunciato il ministro in audizione alla Camera. Non si tratta di contrastare il concorso come metodo, lo prevede la Costituzione ed è lo strumento che garantisce la libertà di insegnamento, un modo democratico e trasparente per effettuare le assunzioni nella pubblica amministrazione. Ma la priorità, in questo caso, sono gli obiettivi a cui si punta: si vuole garantire infatti una maggior continuità didattica nelle scuole, indispensabile ai piani dell’offerta formativa, aspetto fondamentale per far ripartire un processo di qualificazione dell’istruzione.
Se è questo ciò che si vuole, è lecito chiedersi che senso ha bandire un concorso rivolto in gran parte agli attuali precari presenti nelle graduatorie ad esaurimento o di merito, tra l’altro per un numero di cattedre irrisorio rispetto alle peculiarità delle scuole. Tra l’altro sono interessati quei docenti che da 5, 8, 10 anni e oltre stanno insegnando con contratti annuali o con brevi supplenze e vivono il mondo della scuola non in modo marginale odoccasionale, ma come vera e propria scelta di lavoro professionale. Hanno acquisito l’abilitazione, la stanno sperimentando sul campo, a proposito di formazione delle competenze, hanno contribuito e contribuiscono al fatto che asettembre possa iniziare in modo regolare l’anno scolastico.
Sempre che si abbia a cuore il bene della scuola e non ci si lasci trasportare dalla politica degli annunci, 11.542 cattedre da assegnare in due anni (2013/2014 e 2014/2015) sono veramente un’inezia. Tra l’altro la regione che in rapporto alle attuali dotazioni risulta più penalizzata sarebbe proprio la nostra, con soli 54 posti (vedi tabella in calce), e questa sarebbe la risposta ai i circa 4.000 precari presenti nelle graduatorie del Fvg: oltre al danno la beffa, insomma.
I POSTI ASSEGNATI IN FVG *
Classi concorso |
posti |
Scuola infanzia |
0 |
Scuola primaria |
33 |
A017 |
6 |
A050 |
2 |
A043 |
8 |
Sostegno Sc primaria |
3 |
Sostegno Sc sec 1° grado |
1 |
Sostegno Sc sec 2° grado |
1 |
TOTALE |
54* |
Non solo il buon senso, ma soprattutto le condizioni in cui versa la scuola, richiederebbero un’inversione della politica di tagli iniziata dalla Gelmini e proseguita con Profumo. Come Flc Cgil abbiamo ormai da tempo avanzato la proposta di spostare in organico di diritto tutti i posti attualmente relegati in organico di fatto, che sono precari nel rapporto di lavoro ma stabili nella funzione del servizio scolastico: i 35.000 insegnanti di sostegno e i circa 10.000 posti assegnabili da subito per somma degli spezzoni orari. A questo è indispensabile aggiungere l’istituzione dell’organico funzionale, superando definitivamente i balletti relativi all’organico a doppio circuito (di diritto e di fatto): l’insieme di queste proposte permetterebbe di ripristinare untempo scuola coerente con la qualità dell’insegnamento, con il ripristino tra l’altro di quella seconda lingua che di fatto è stata cancellata, alla faccia dell’Europa e della globalizzazione.
Ma soprattutto saremo in grado di stabilizzare gran parte dei docenti presenti nelle graduatorie, senza concorso e senza ulteriori costi (1 milione). Sulla base di un programma che abbia questipresupposti si può definire un concorso da realizzarsi alla fine del 2013 (inattesa anche di coinvolgere gli attuali partecipanti al tirocinio formativo attivo) e che si rivolga alle giovani generazioni, sapendo però che per queste c’è un piccolo problema: la riforma Fornero sulle pensioni.
Dal 2014 si produrrà un turnover che non supererà i 5.000 posti l’anno. Inaltre parole, pensare alle giovani generazioni non significa fare il concorso, ma creare effettivamente i posti per occuparli, un aspetto questo sul quale varrebbe la pena che l’insieme della classe politica meditasse bene. Per quanto ci riguarda, prima lo si fa è meglio sarà: per il Paese e soprattutto per le giovani generazioni. Le quali, al di là dei luoghi comuni e delle frasi fatte, non potranno rappresentare il futuro in quanto per loro il futuro è già passato.
Natalino Giacomini, segretario generale Flc Cgil Fvg