Crisi, quando gli industriali perdono la misura
Dopo essere passati alla cassa della Regione per riscuotere gli incentivi, con risultati ancora tutti da dimostrare, gli industriali di Udine hanno deciso di esagerare. Il presidente Luci si è avventurato in un ragionamento che non si sa se definire più strabico o schizofrenico.
Fa tutto lui. Domanda, risponde, propone. Chiede l’ abolizione dell’Irap (“tassa perversa”), poi dice che è impossibile, perché dissesterebbe le finanze della Regione. Che fare, allora per trovare le risorse necessarie ad abolire l’odiosa tassa? Elementare Watson: è sufficiente eliminare qualcuna delle «decine di migliaia» di dipendenti pubblici, possibilmente non rinnovare i contratti e tagliare sulla sanità, mantenendo gli attuali livelli dei servizi. Un programma di legislatura, semplice ma geniale.
È difficile prendere sul serio Luci. Ma proprio questo è il problema. In una crisi così grave non sono concessi atteggiamenti vacui e demagogici. E’ davvero difficile rispondere all’appello alla responsabilità rivolto a tutte le parti politiche e sociali dal presidente regionale di Confindustria se i primi a dimostrarsi poco responsabili sono gli industriali.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg