Due morti sul lavoro in due giorni: dopo Fagagna, tocca a Monfalcone

Ieri a Fagagna, oggi a Monfalcone. Ancora un morto sul lavoro, l’ottavo dall’inizio dell’anno in Friuli Venezia Giulia: si tratta di un giovanissimo operaio di 19 anni (M.S. le iniziali), residente a Fiumicello, in provincia di Udine, e dipendente di un’azienda dell’appalto Fincantieri, che è rimasto schiacciato da un blocco di cemento del peso di oltre mezza tonnellata. Immediata la reazione dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, che hanno proclamato l’immediata astensione dal lavoro per tutta la giornata all’interno del cantiere. Prevista, ma ancora da confermare, anche un’assemblea domani mattina all’ingresso di Fincantieri, come spiega il segretario provinciale della Fiom Livio Menon, contattato dall’Ansa. Sulla vicenda, oltre alle segreterie regionali di Cgil-Cisl-Uil (vedi il comunicato), è intervenuto anche il segretario generale della Cgil di Gorizia Tomas Casotto: «Per il cantiere di Monfalcone – ha dichiarato – è il quinto morto in dieci anni. Di fronte a questi numeri chiediamo formalmente a Fincantieri, per l’ennesima volta, l’apertura di un confronto non soltanto sulla sicurezza del lavoro, ma anche sul rispetto della legalità in tutta l’area del cantiere».