Electrolux, dalla Giunta regionale una proposta concreta
La proposta della Giunta regionale cambia sensibilmente il quadro e gli equilibri in campo nella vicenda dello stabilimento di Porcia. La natura degli interventi utilizza in maniera propria gli strumenti a disposizione della Regione, intervenendo contemporaneamente a sostegno del tessuto produttivo con gli sgravi fiscali e gli interventi sul costo dell’energia, e a sostegno dei redditi dei lavoratori con l’abolizione dell’addizionale Irpef e con l’aumento del proprio contributo per i contratti di solidarietà. Contemporaneamente non si solletica il dumping territoriale, puntando giustamente sulla permanenza di tutti e quattro gli stabilimenti in Italia e su un piano industriale complessivo di Electrolux sul quale il Governo è chiamato a fare finalmente la sua parte.
La Cgil condivide questo tipo di impostazione, che adatta gli strumenti di intervento istituzionale alle caratteristiche della crisi. E’ importante ora che la Presidente utilizzi il “tavolo di crisi” previsto dal protocollo di concertazione sottoscritto quest’estate da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria per agire assieme con tutti i soggetti firmatari. Questa impostazione eviterebbe anche frizioni tra le organizzazioni sindacali, che vanno assolutamente messe da parte in un momento nel quale l’unità è veramente un valore aggiunto indispensabile, proprio utilizzando un quadro di relazioni già condiviso.
Spetta dunque a Confindustria regionale evitare il moltiplicarsi delle sedi di discussione: abbiamo detto unitariamente nella manifestazione del 15 novembre scorso che la crisi del manifatturiero a Pordenone non è un problema di quella provincia soltanto, ma della regione intera. Chiedo dunque che esso venga ricondotto a una tavolo capace di coordinare tutte le energie. Ovviamente per la Cgil saranno presenti tutte le strutture territoriali e categoriali in modo da tenere sempre un filo diretto coi lavoratori.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg