Electrolux, decisiva la compattezza del fronte sindacale
«Quello firmato a Roma tra sindacati, Electrolux e il Governo è un accordo difensivo, che comporta sacrifici per i lavoratori di Porcia, ma doppiamente importante. Non soltanto per il risultato, ma anche per i fattori che l’hanno reso possibile: la lotta dei lavoratori, l’unità e la compattezza del fronte sindacale, che quei lavoratori rappresenta, l’impegno delle istituzioni, dal livello territoriale fino al Governo, passando per la nostra Giunta regionale, da subito a fianco dei lavoratori e capace di entrare nella trattativa con proposte concrete di politica industriale». I vertici provinciali e regionali della Cgil commentano così l’intesa raggiunta ieri a Roma, «che ha consentito – dichiarano il segretario Fvg Franco Belci, Giuliana Pigozzo (Cgil Pordenone) e Maurizio Marcon (Fiom Pordenone) – di salvaguardare la produzione, i posti di lavoro diretti e dell’indotto, il patrimonio di professionalità e competenze che fa capo a Porcia, baluardo fondamentale per il futuro del manifatturiero in provincia e in regione».
Un esito che non sarebbe stato possibile, ribadiscono Belci, Pigozzo e Marcon, «se fin dal primo momento i sindacati non avessero marciato assieme, a partire dalla manifestazione del 14 novembre 2013, senza fratture tra sigle e soprattutto senza quelle competizioni tra territori che hanno negativamente segnato la vertenza Ideal Standard». I tre sindacalisti considerano un passaggio fondamentale per l’esito positivo della vicenda il rifiuto opposto dalla Cgil a una trattativa sulla base della proposta di riduzione dei salari e dei diritti avanzata da Unindustria di Pordenone: «Si trattava – spiegano ancora i tre sindacalisti – di un modello basato su una concezione sbagliata e anacronostica di competizione solo sui costi, una rincorsa all’indietro inaccettabile per Pordenone e per il Paese. Abbiamo preteso che venisse scelta un’altra strada: questa è stata la prima vittoria, ancorchè sofferta, ora si tratta di continuare a lavorare assieme per ridurre al massimo gli esuberi in Electrolux e per porre le premesse, a Porcia come altrove, per un rilancio del nostro manifattutiero attraverso incisive politiche industriali».