Elezioni Rsu, un voto per incidere sulle riforme

«Serve una risposta forte da parte dei
lavoratori pubblici. A livello nazionale, contro le pretese di un
Governo che intende fare riforme senza discuterle col sindacato. E anche
in Fvg, dove il confronto col sindacato c’è e deve proseguire». Questo
l’appello lanciato da Franco Belci, segretario generale della Cgil Fvg,
alla vigilia delle elezioni delle Rsu nel pubblico impiego. Elezioni,
quelle in programma da domani a giovedì, che in regione interessano
oltre 70mila lavoratori della sanità, degli enti locali,
dell’amministrazione statale e parastatale, della scuola,
dell’università e della ricerca.

RIFORME. «Il primo risultato che ci
attendiamo – ha detto Belci – è quello di una massiccia partecipazione
al voto, per dare un messaggio chiaro a un Governo che non rinnova i
contratti pubblici, fermi al 2009, e che pretende di riformare la
pubblica amministrazione e la scuola a colpi di tweet. Ma ci aspettiamo
anche un forte consenso alla Cgil, per sostenere il nostro impegno in
difesa della dignità del lavoro, pubblico e privato, e per dare più
forza alle nostre rivendicazioni a livello nazionale e anche in questa
regione, a partire dai tavoli della sanità e del comparto unico».

SANIT??
E COMPARTO. Sul versante della sanità, in particolare, anche in
relazione alle polemiche di questi giorni, la Cgil rivendica l’esigenza
di una discussione «libera da pregiudizi» sul fabbisogno di personale.
«Un fabbisogno cui dare risposte – dichiarano Belci e Mafalda Ferletti,
segretaria regionale Fp-Cgil – non solo attraverso una più efficace
organizzazione ma anche con nuove assunzioni, che sono una condizione
imprescindibile per dare attuazione ai contenuti della riforma
migliorando i servizi per i cittadini e ottimizzando l’impiego delle
risorse. Lo stesso obiettivo che deve porsi la riforma delle autonomi
locali, valorizzanzo uno strumento come il comparto unico che è stato
concepito proprio per dare gambe al processo di riforma».

QUI SCUOLA.
Carico di significati locali anche il voto nei settori della scuola e
della conoscenza, come ha ricordato il segretario regionale della
Flc-Cgil Adriano Zonta. Tanti i problemi sul tavolo, dagli uffici
scolastici regioanle e provinciali lasciati senza dirigenti
all’affollamento delle classi, dall’abbandono scolastico fino ai temi
attualissimi del rapporto tra scuola e mercato del lavoro e
dell’organizzazione del sistema universitario sul territorio: «Problemi-
ha detto Zonta – che devono occupare un posto di primo piano
nell’agenda della Giunta regionale».

I NUMERI. Circa 500 gli enti
pubblici interessati dal voto in regione. Sono 1.312 in tutto i
candidati Cgil, di cui 844 nel lavoro pubblico e 468 nella conoscenza.
Le liste Fp E Flc sono presenti in 178 enti tra Regione e autonomie
locali, 22 enti nella sanità, 56 tra ministeri, agenzie ed enti
parastatali, nelle 2 università, in 172 scuole e 13 tra enti di ricerca e
Afam. Si vota da domani mattina a giovedì pomeriggio, con seggi
organizzati ente per ente.