Emergenza Isee, a rischio anche i progetti di solidarietà dei Caf Cgil
Un piccolo ospedale a Pemba, in Tanzania. Ripari per animali e vivai forestali a Buli Biulenga, in Congo. La ristrutturazione di una scuola a Tamil Nadu, in India. E una biblioteca a Gaongbé, in Togo, che sarà inaugurata a maggio, la cui realizzazione ha visto in prima linea i Caaf del Friuli Venezia Giulia e il Sindacato pensionati Cgil di Udine. Sono gli ultimi progetti di solidarietà realizzati nel mondo dal Caf Nordest, la società che riunisce i centri di assistenza fiscale del Triveneto.
Un bilancio di queste attività, cui i Caf destinato ogni anno una quota delle proprie entrate, è stato tracciato oggi a Udine da Gastone Boz, responsabile triveneto del progetto Solidarietà, e dal presidente dei Caf regionali Silvano Petris, presente anche Apko Komla, presidente dell’associazione “Parola e Azione”, coinvolta nel progetto in Togo. «Dal 1999 a oggi – ha spiegato Boz – abbiamo destinato a queste iniziative 2,2 milioni di euro, con interventi nella ex Jugoslavia, in Medio Oriente, America Latina, India e dal 2005 prevalentemente in Africa».
Un impegno crescente nel tempo – 180mila euro le risorse destinate nel 2014 – ma che rischia di essere ridimentisonato dall’emergenza Isee. Le nuove regole fissate a livello nazionale per la dichiarazione, pur dettate da condivisibili esigenze di equità, stanno infatti raddoppiando i tempi di elaborazion e per i Caaf, che attualmente – come ha ribadito Petris – elaborano circa l’80-90% degli Isee eleborati in regione.
La proroga annunciata dalla Giunta regionale per la gli Isee relativi a contributi su libri di testo, trasporto agevolato e borse di studio, per i Caf, è un segnale positivo ma non sufficiente. «Al 31 marzo – ha detto Petris – avremo raggiunto un numero di pratiche Isee pari a circa la metà rispetto a quelle elaborate nel primo trimestre 2013, pur avendo aumentato le giornate dedicate ed esteso gli orari di lavoro al sabato. Questo dispendio di lavoro e di risorse non ci consentirà in ogni caso di far fronte a una mole di domande che si annuncia in crescita del 50% rispetto all’anno scorso, vista la nuova misura di esenzione dai superticket, legata anch’essa all’Isee», ha spiegato Petris. Il problema si aggraverà con l’avvio della campagna fiscale, che quest’anno dovrà tra l’altro fare i conti anche con i problemi di rodaggio del 730 precompilato: «Il nostro Caf – ha detto ancora Petris – elabora ogni anno circa 75mila dichiarazioni tra 730 e Unico, e nella prima parte dell’anno si concentra anche il grosso delle richieste Isee, che quest’anno potrebbero essere 20mila, contro i 13mila del 2014. In mancanza di ulteriori assunzioni, impossibili dal momento che sull’Isee lavoriamo in perdita, durante la campagna fiscale ci sarà pressoché impossibile elaborare Isee, se non nelle sedi periferiche. Ma non per colpa nostra».
Da qui la richiesta di intervenire per sostenere l’attività dei Caaf, già avanzata nei confronti della Regione e degli enti locali dalle segreterie di Cgil-Cisl-Uil e dai rappresentanti dei rispettivi Caaf. «Servono ulteriori proroghe – rilancia Petris -per risolvere il problema della concomitanza con 730 e Unico, unite a interventi per aumentare il numero di pratiche elaborate dalle amministrazioni pubbliche o dai Caf, riconoscendo loro le risorse per ulteriori assunzioni».