Emilia, i sindacati friulani propongono un fondo di solidarietà
Un fondo di solidarietà a favore delle zone terremotate dell’Emilia, promosso da imprese, lavoratori e associazioni della provincia di Udine. A lanciare la proposta, unitariamente, sono Cgil Cisl e Uil, attraverso i segretari territoriali Alessandro Forabosco (Cgil), Roberto Muradore (Cisl Udine), Franco Colautti (Cisl Alto Friuli) e Ferdinando Ceschia (Uil).
L’appello è contenuto in una breve lettera inviata stamane a tutte le associazioni imprenditoriali della provincia: Confindustria, Api, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori, Coldiretti, Kmecka Zveza, Unione economica slovena, Lega Cooperative e Associazione cooperative friulane. «L’eco delle devastazioni provocate dal terremoto in Emilia Romagna, tra lutti ed economia in ginocchio, chiama tutti noi alla solidarietà generosa e pronta, alla capacità di ricambiare ciò che abbiamo ricevuto quando ne avevamo bisogno», scrivono le segreterie di Cgil, Cisl e Uil.
La gravità del quadro economico generale, per i sindacati, non deve impedire un segnale concreto e tangibile di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto: «La crisi iniziata nel 2008 non si è sopita – si legge ancora nella lettera – e il quadro d’insieme rimane grave. Ma per gli intenti che ci siamo scambiati nei percorsi approntati per affrontarla, ci sono ancora tutte le diversità preziose e tutte le unità necessarie a comprendere e ad agire in aiuto delle realtà colpite dal sisma. Insieme, come nelle migliori nostre tradizioni. Per questo le scriventi organizzazioni ritengono possibile la costituzione di un fondo di solidarietà da parte del mondo del lavoro friulano, nelle sue diverse coniugazioni, dalle imprese ai dipendenti e alle associazioni. Confidiamo che questa proposta, dal significato semplice e intuibile, possa trovarci concordi».