Famiglia, più risorse agli asili nido
Dirottare sugli asili nido parte delle risorse destinate al finanziamento dell’assegno di natalità. A chiederlo è Orietta Olivo, responsabile sanità e welfare della segreteria regionale Cgil, che esprime preoccupazione per i tagli sui fondi destinati agli asili nido (-2,9 milioni), previsti dalla finanziaria 2011 e annunciati dall’assessore Molinaro.
«Gli asili nido – spiega la Olivo – sono la priorità, perché sostengono le famiglie e le donne per un periodo più lungo, contrariamente all’assegno di maternità, che è invece una misura una-tantum. Alle forze politiche, quindi, chiediamo di impegnarsi per aumentare la dotazione del fondo asili nido, destinando ad esso una parte delle risorse previste sull’assegno di natalità. Assegno sul quale la Giunta intende invece confermare i fondi stanziati per il 2010, pari a 3,7 milioni».
Da rivedere, secondo Olivo, anche i criteri che regolano l’assegnazione degli assegni di natalità. «Non siamo contrari a questo strumento, ma ne denunciamo due grossi limiti: il primo è l’odioso criterio di residenza, che esclude dall’assegno le famiglie immigrate; il secondo è la soglia Isee richiesta per l’accesso all’assegno, molto poco selettiva, essendo fissata a 30mila euro. Da un lato si esclude chi dell’assegno avrebbe certamente bisogno, solo perché proviene da altri paesi o altre regioni, dall’altro lo si concede a chi, in base ai suoi redditi, ne potrebbe certamente fare a meno. Eliminando il criterio di residenza e abbassando la soglia Isee, l’efficacia della misura sarebbe sicuramente migliore. Ma la priorità, lo ribadiamo, resta quella di rafforzare l’offerta di asili nido».