Farmaci generici, promessa mantenuta a metà

Una promessa mantenuta a metà. La Cgil giudica così l’intervento della Giunta regionale a copertura degli aumenti dei farmaci generici, che rischiavano di scaricarsi sulle tasche dei cittadini.
Il problema, com’è noto, nasce dal parziale adeguamento del costo dei generici ai nuovi prezzi di riferimento stabiliti dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco): su diversi farmaci di fascia A, pertanto, gli assistiti possono essere tenuti a versare la differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo rimborsato, anche se scelgono il prodotto generico. La Giunta è intervenuta con la delibera 837 dello scorso 13 maggio, che pone l’eventuale differenza a carico del servizio sanitario regionale. «Ma per l’intervento – spiega Orietta Olivo, responsabile welfare della Cgil regionale – non sono previsti stanziamenti aggiuntivi. Mentre altre regioni hanno finanziato l’intervento sui farmaci con nuovi fondi di bilancio, come la Toscana che ha stanziato 400mila euro, in Fvg  la copertura  va trovata nell’ambito delle risorse già assegnate alle Aziende sanitarie. Tutto questo in un quadro già caratterizzato da tagli: rispetto all’anno scorso, infatti, le risorse sono scese di 9 milioni, pari allo 0,4% in termini monetari, ma quasi al 2% in termini reali».
Se da un lato la Cgil apprezza lo sforzo fatto per evitare aggravi sui cittadini, e in particolare sulle fasce deboli, dall’altro critica lo strumento adottato, che rischia di provocare ulteriori problemi alla tenuta del sistema. «Secondo la Giunta – prosegue Olivo – i costi possono essere recuperati attraverso le razionalizzazioni, ma francamente dubitiamo che ci siano ulteriori margini per razionalizzare: non ci stupiremo pertanto se l’utilizzo delle esternalizzazioni dovesse aumentare, rendendo sempre più povero il sistema pubblico». Ma a preoccupare il sindacato è anche l’assenza di relazioni con l’assessore: «Anche sui farmaci – dichiara ancora Olivo – le nostre richieste di chiarimenti non hanno trovato risposta. Su questo come su altri temi, nonostante i nostri ripetuti appelli, l’assessore continua a rifiutare qualsiasi confronto con il sindacato».