Ferriera di Servola, proseguire sulla strada degli investimenti
«Su Servola è il momento delle scelte responsabili, da parte
di tutti, non della demagogia». Questo l’appello lanciato dalla Cgil, con il
segretario regionale Villiam Pezzetta e il provinciale Michele Piga, dopo le
ripetute prese di posizione a favore della chiusura dell’area a caldo della
Ferriera. «Con l’avvento del gruppo Arvedi – dichiarano Pezzetta e Piga – era
stato avviato un percorso difficile, ma anche ambizioso, teso sia al rilancio
del sito di Servola, preservandone i livelli occupazionali, sia a garantirne la
compatibilità con il territorio. Invitiamo tutti i soggetti coinvolti a
proseguire su questa strada, sia sul versante dei controlli, indispensabili per
tutelare la salute e la qualità della vita dei cittadini, sia su quello degli
investimenti per limitare l’impatto ambientale dello stabilimento, in linea con
quanto previsto in sede di Aia e di accordo di programma. Investimenti che, a
fianco di quelli necessari a sostegno del piano industriale atteso dai
sindacati, rappresentano una precisa responsabilità del gruppo Arvedi».
Partendo da questa premessa, la Cgil manifesta una crescente
preoccupazione per la piega che sta prendendo il dibattito sulla Ferriera: «Il
rischio – proseguono Pezzetta e Piga – è che si vada verso un tutti contro
tutti, con prese di posizione legate più a strumentalizzazioni politiche ed
elettoralistiche che all’obiettivo di lavorare per il futuro di Trieste. Un
futuro incentrato sì sulle prospettive di sviluppo del porto, specie dopo il
varo dei decreti attuativi sul punto franco, ma che non può prescindere dal
manifatturiero e dalla difesa delle poche grandi realtà industriali rimaste nel
capoluogo regionale».
di tutti, non della demagogia». Questo l’appello lanciato dalla Cgil, con il
segretario regionale Villiam Pezzetta e il provinciale Michele Piga, dopo le
ripetute prese di posizione a favore della chiusura dell’area a caldo della
Ferriera. «Con l’avvento del gruppo Arvedi – dichiarano Pezzetta e Piga – era
stato avviato un percorso difficile, ma anche ambizioso, teso sia al rilancio
del sito di Servola, preservandone i livelli occupazionali, sia a garantirne la
compatibilità con il territorio. Invitiamo tutti i soggetti coinvolti a
proseguire su questa strada, sia sul versante dei controlli, indispensabili per
tutelare la salute e la qualità della vita dei cittadini, sia su quello degli
investimenti per limitare l’impatto ambientale dello stabilimento, in linea con
quanto previsto in sede di Aia e di accordo di programma. Investimenti che, a
fianco di quelli necessari a sostegno del piano industriale atteso dai
sindacati, rappresentano una precisa responsabilità del gruppo Arvedi».
Partendo da questa premessa, la Cgil manifesta una crescente
preoccupazione per la piega che sta prendendo il dibattito sulla Ferriera: «Il
rischio – proseguono Pezzetta e Piga – è che si vada verso un tutti contro
tutti, con prese di posizione legate più a strumentalizzazioni politiche ed
elettoralistiche che all’obiettivo di lavorare per il futuro di Trieste. Un
futuro incentrato sì sulle prospettive di sviluppo del porto, specie dopo il
varo dei decreti attuativi sul punto franco, ma che non può prescindere dal
manifatturiero e dalla difesa delle poche grandi realtà industriali rimaste nel
capoluogo regionale».