Ferrovie, a gennaio il referendum sul nuovo Ccnl
Saranno sottoposte a referendum dall’11 al 14 gennaio le ipotesi di rinnovo contrattuale mobilità-attività ferroviarie e del gruppo Ferrovie dello Stato, che in Fvg coinvolgono circa 2.500 lavoratori. Ad annunciarlo il segretario regionale della Filt Cgil Valentino Lorelli, salutando con soddisfazione l’accordo raggiunto, «che consente – dichiara – di potenziare il ruolo del Ccnl quale regolatore della competizione tra imprese ferroviarie, trovando applicazione anche tra quelle che finora hanno opportunisticamente preferito altre regolamentazioni del rapporto di lavoro». Un aspetto, quest’ultimo, che per Lorelli «assume un particolare rilievo nel contesto del Fvg, dove la competizione tra imprese di trasporto merci su ferro è molto elevata e dove esistono rilevanti potenzialità di sviluppo dei traffici derivanti dai porti regionali».
«Il rinnovo del contratto mobilità-attività ferroviarie – dichiara ancora il segretario della Filt -introduce tutele importanti per i lavoratori interessati da cambio appalto, attraverso la definizione della clausola sociale, e fissa in modo chiaro il proprio perimetro di applicazione. Gli aumenti dei minimi contrattuali, pari a un importo medio a regime di 102 euro lordi, non sono condizionati all’andamento dell’inflazione. Altri elementi qualificanti l’introduzione delle tutele anti Jobs-Act per i lavoratori coinvolti in cambio di appalto e la conferma dell’allineamento della scadenza con il Ccnl degli autoferrotranvieri, che rafforza le prospettive di unificazione già dal prossimo rinnovo». Per quanto riguarda più specificamente il contratto aziendale del gruppo Fsi, infine, Lorelli pone l’accento sul rafforzamento della previdenza complementare, dell’assistenza sanitaria integrativa e del welfare aziendale.
«Il rinnovo del contratto mobilità-attività ferroviarie – dichiara ancora il segretario della Filt -introduce tutele importanti per i lavoratori interessati da cambio appalto, attraverso la definizione della clausola sociale, e fissa in modo chiaro il proprio perimetro di applicazione. Gli aumenti dei minimi contrattuali, pari a un importo medio a regime di 102 euro lordi, non sono condizionati all’andamento dell’inflazione. Altri elementi qualificanti l’introduzione delle tutele anti Jobs-Act per i lavoratori coinvolti in cambio di appalto e la conferma dell’allineamento della scadenza con il Ccnl degli autoferrotranvieri, che rafforza le prospettive di unificazione già dal prossimo rinnovo». Per quanto riguarda più specificamente il contratto aziendale del gruppo Fsi, infine, Lorelli pone l’accento sul rafforzamento della previdenza complementare, dell’assistenza sanitaria integrativa e del welfare aziendale.