Fiom e Fp verso lo sciopero: in 300 all’attivo di Pasian di Prato
«Speravano di dividerci, non ci sono riusciti e non ci riusciranno: metalmeccanici e dipendenti pubblici sciopereranno assieme, per chiedere al Governo e a Confindustria misure che aiutino il Paese ad uscire dalla crisi in modo equo». Questo l’appello di Alfredo Garzi, della segreteria nazionale Fp, ai delegati Cgil del pubblico impiego e del settore metalmeccanico, riunitisi questa mattina a Pasian di Prato in vista dello sciopero congiunto proclamato dalle due categorie per venerdì 13 febbraio, che interesserà in Fvg una platea potenziale di oltre centomila lavoratori.
In più di trecento hanno gremito la sala dell’Enaip e assistito al dibattito. Presenti tra gli altri i segretari regionali delle due categorie, Alessandro Baldassi e Maurizio Roccasalva e , e il segretario generale della Cgil Fvg Franco Belci. Al centro degli interventi le misure anticrisi del Governo, giudicate deboli, l’attacco alla pubblica amministrazione portato dal ministro Brunetta e l’accordo separato sulla riforma della contrattazione, nche indebolisce i salari e non è stato sottoscritto dalla Cgil. «Non abbiamo firmato quell’accordo – hanno spiegato nei loro interventi Garzi e Maurizio Marcelli della Fiom nazioanle – perché lega gli aumenti contrattuali ad una base di calcolo inferiore del 30% alla retribuzione effettiva. E perché consente, sia nel privato che nel pubblico, accordi peggiorativi a livello locale».